Roma, stangata sulla sosta selvaggia: lo street control raddoppia

Roma, stangata sulla sosta selvaggia: lo street control raddoppia
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 21 Agosto 2017, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 08:43
Per gli habituè della doppia fila la notizia non è buona: le multe a strascico non lasciano, ma raddoppiano. Ormai sdoganate definitivamente dal Ministero dei Trasporti, che da tempo ha acceso il semaforo verde per le paparazzate dei vigili contro la sosta sregolata, le telecamere dello Street control in dotazione alla Polizia locale di Roma sono destinate ad aumentare già da fine mese. Finora la Municipale poteva contare solo su 10 videocamere e 10 tablet; questo prevedeva l'accordo raggiunto nel gennaio 2015 dal Corpo dei caschi bianchi con Telecom Italia, che ha fornito tutti i marchingegni.

Dopo due anni e mezzo di sperimentazione - e oltre 700mila contravvenzioni staccate, praticamente una ogni quattro romani... - ora il comandante generale Diego Porta ha deciso di rinnovare l'accordo con la compagnia telefonica per altri 12 mesi, portando però sia le telecamere che i tablet per i vigili a quota 20. Quindi 40 in totale. L'obiettivo è fornire a tutti i quindici gruppi locali dei caschi bianchi almeno un'autopattuglia con un cecchino digitale della sosta selvaggia montato sul tetto.

NON SOLO CENTRO STORICO
Fino a oggi infatti le telecamere sono state utilizzate prevalentemente dagli agenti dei quartieri centrali (il gruppo Trevi e Prati oltre all'unità speciale traffico), mentre d'ora in poi gli incivili della doppia - a volte perfino tripla - fila avranno un nemico in più anche lontano dalle Mura Aureliane. Del resto la sindaca Virginia Raggi, già a dicembre, aveva chiesto al comandante della Municipale di rafforzare i controlli per mettere un argine al «malcostume delle doppie file e della sosta selvaggia che in centro e in periferia - ricordava la Raggi - rallentano il flusso del traffico penalizzando la mobilità cittadina e il trasporto pubblico».

ULTIMA GENERAZIONE
Le telecamere in arrivo, modello Anpr dotato di Wi-Fi, sono di ultima generazione e potranno aiutare i vigili anche all'«identificazione dei veicoli sospetti o presenti all'interno degli archivi», si legge nelle carte dell'appalto; permetteranno agli agenti di verificare in tempo reale, tramite la targa, la copertura assicurativa, la revisione, ma anche l'eventuale furto del mezzo intercettato. E consentiranno di effettuare accertamenti anagrafici, oltre alle mansioni abituali, come le sanzioni a chi parcheggia su strisce pedonali e posti per disabili.

Saranno dimezzati invece i telefonini di servizio per gli agenti, buoni per fare le multe più rapidamente. A fine 2015 ne erano stati ordinati 250. Col nuovo accordo invece ne arriveranno solo 130. Il motivo? I pizzardoni sembrano amare la tradizione. E in molti, confida un dirigente della Municipale che ha seguito da vicino l'appalto, non si sarebbero trovati bene con le sanzioni tecnologiche via smartphone. Della serie: meglio la cara, vecchia penna.

I NUMERI
In ogni caso, per le multe staccate dal blocchetto del vigile, quelle del «che fa, concilia?» alla Gigi Proietti in Febbre da Cavallo, sembra ormai finita un'epoca. I numeri dicono che le multe elettroniche dello Street Control sono aumentate in modo esponenziale di anno in anno. Nel 2015, al debutto, hanno sfiorato quota 200mila (198.874), l'anno scorso hanno superato abbondantemente i 400mila verbali e, dai dati ufficiosi, sembrano avere mantenuto lo stesso trend nei primi sette mesi del 2017.