«Vorrei esprimere, da cittadino romano, il profondo dispiacere nel vedere la nostra città rappresentata in questi giorni da Spelacchio, un nome che fa tenerezza, ma che suscita anche amarezza e tantissima rabbia - scrive Sestino Giacomoni, deputato di Forza Italia in un post su Facebook -. L’abete scelto dal Comune di Roma come albero di Natale per abbellire Piazza Venezia ė morto senza riuscire ad arrivare nemmeno a Natale, ciò nonostante l’assessore all’ambiente del Comune ha dichiarato che “Spelacchio non si tocca perché ė diventato un luogo di attrazione per i turisti in visita a Roma” e il sindaco ha detto che “chiederà i danni”. In realtà - continua Giacomoni - i danni dobbiamo chiederli noi ad un‘amministrazione di incapaci, che da oggi avrà nel simbolo del proprio movimento non più le 5 stelle, ma Spelacchio: un albero senza radici, come loro sono senza storia e quindi senza futuro.
Non basta lo slogan "onestà, onestà" per governare un Paese ed una città. L’onestà deve essere la conditio sine qua non di ogni professione, ma da sola non basta, occorrono anche capacità, esperienza e buon senso. Roma a causa della sporcizia, del degrado e dell’inefficienza rischia di sprofondare definitivamente. “Spelacchiata” quest’anno si presenta anche piazza Navona: poche bancarelle e nessuna attrazione. I grillini si sono dimostrati incapaci non solo di amministrare, ma anche di installare un albero di Natale, che è diventato il simbolo del loro fallimento e del loro programma di governo, basato sulla “decrescita felice”, che tanto felice non è se non riesce nemmeno ad illuminare il Natale».
«Spero che la triste fine di Spelacchio - conclude il deputato di Forza Italia - abbia reso chiaro a tutti ormai che non possiamo assistere inermi alla deriva grillina... dobbiamo reagire, andando a votare e scegliendo bene chi deve guidare le nostre città e il nostro Paese e chi dovrà rappresentarci nel mondo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA