Roma, spegne un rogo: muore d'infarto volontario della protezione civile

Roma, spegne un rogo: muore d'infarto volontario della protezione civile
di Fulvio Ventura
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Lunedì 7 Agosto 2017, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 09:35

Tragedia a Roccagiovine, piccolo comune sopra Vicovaro. Ieri pomeriggio verso le 14.30, al termine delle operazioni di spegnimento di un incendio di sterpaglie è morto, probabilmente a causa di un infarto, un volontario della protezione civile. Pietro Bianchi, 60 anni, da oltre un decennio prestava servizio nell'associazione di Mandela, centro a pochi chilometri di distanza da Roccagiovine. Il rogo era scoppiato, sembra, a causa di alcuni fuochi d'artificio. Lutto e cordoglio non solo a Mandela ma tra tutti i volontari di protezione civile del Lazio, scossi per la drammatica notizia.
A nulla sono valsi oltre un'ora di massaggio cardiaco e l'intervento dell'ambulanza e dell'eliambulanza. Il medico in servizio sul velivolo del 118, arrivati sul posto, non ha potuto fare nulla. In soccorso di Pietro Bianchi erano già intervenuti gli altri volontari, tra cui il figlio che prestava servizio insieme al padre, e un medico e un infermiere che si trovavano in paese. Per il volontario è stato tutto inutile.

Bianchi, che lascia due figli e la moglie, lavorava per il comune di Mandela come operaio. Da anni, però, si metteva a disposizione del suo paese anche fuori dal servizio per il Municipio ed era tra i volontari più attivi del gruppo. Formato adeguatamente, con i corsi di antincendio della Regione Lazio, aveva anche una vasta esperienza sul campo, dopo aver spento decine e decine di incendi.
Il fuoco era divampato poco dopo mezzogiorno a causa dei botti scuri che chiudevano la festa della Madonna della Neve, una festa tradizionale di Mandela. Proprio per fare servizio antincendio erano presenti due squadre dell'associazione Cantalupo Mandela, a cui apparteneva Pietro Bianchi, e l'Anvvfc di Vicovaro Il rogo era scoppiato sotto il cimitero ed il fronte si era presto allargato interessando alcuni terreni e bruciando sterpaglie varie. I volontari stavano operando, quindi, in punti lontani tra di loro. Quando si era ormai giunti verso la fine dell'intervento, le fiamme erano ormai domate e si stava procedendo con la bonifica degli ultimi focolai isolati, Bianchi si è accasciato al suolo. Immediati i soccorsi, purtroppo vani.

La notizia tra i volontari del Lazio si è sparsa velocemente e tutto il mondo dell'associazionismo è in lutto. «Oggi - ha detto Carmelo Tulumello, direttore regionale della Protezione Civile - un volontario è morto durante un servizio anti incendio. Una persona che solo per passione e senso dello Stato satva servendo la sua comunità. Sono ormai tre mesi che i volontari combattono una guerra senza precedenti contro il fuoco. La Protezione Civile si inchina e si stringe ai cari che Bianchi ha lasciato».