I RILIEVI
Pochi minuti dopo il piccolo appartamento è invaso dagli agenti della polzia, dai tecnici della Scientifica. Si effettua il protocollo di routine ad ogni avvio di indagine: la casa non è a soqquadro; la porta era chiusa dall’interno; non risulta che siano stati portati via oggetti di valore. Ma l’attenzione degli investigatori si concentra su quello strano sms ricevuto la sera precedente dal fidanzato di Vasilia e quei segni sul corpo rilevati dal medico legale: l’occhio tumefatto e gli ematomi sulla schiena. Si tirano le prime somme: è un quadro tutto indiziario quel che si trovano davanti gli investigatori della Mobile e del commissariato Casilino. Come è morta Vasilia? E’ forse un omicidio? Il medico legale dice che qualche risposta potrebbe arrivare dall’autopsia. Sarà effettuata nei prossimi giorni al Policlinico di Tor Vergata. Se la morte della donna fosse stata causata da quel pugno all’occhio si configurerebbe il reato di omicidio, probabilmente preterintenzionale ma pu sempre omicidio.
LE IPOTESI
E’ su questo che battono adesso le indagini. Da quel messaggino di posta elettronica della donna spedito sul cellulare del fidanzato ventiquattro ore prima del ritrovamento del cadavere. Il testo è di poco aiuto («Ho avuto un litigio e ho rimediato un pugno»). Dove (in metro, per strada) ha litigato? Chi (un uomo, una donna, una banda di bulli) l’ha colpita così violentemente? La donna era in Italia da parecchi anni: ha lavorato come badante e ultimamente faceva le pulizie in alcuni stabili della zona. Nel ricostruire la sua vita gli inquirenti hanno scoperto che la romena in passato aveva avuto in passato problemi di alcolismo e questo induce a non escludere anche l’ipotesi che, magari ubriaca, possa essere caduta da sola procurandosi quei lividi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA