Domenica senza auto, polemica sui controlli: «In strada pochi vigili»

Domenica senza auto, polemica sui controlli: «In strada pochi vigili»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 27 Febbraio 2017, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 15:46
No, non è tornata pulita l'aria di Roma e no, i cittadini non hanno lasciato le auto parcheggiate in garage. La terza domenica ecologica, decretata dall'amministrazione di Virginia Raggi, anche ieri ha riconfermato il risultato raggiunto nei due precedenti appuntamenti del blocco totale alla circolazione per i veicoli più inquinanti. Come accaduto l'11 dicembre e il 22 gennaio scorsi, pochi sono stati i posti di blocco in città e scarse le contravvenzioni. Con i furbetti pronti a ingranare la prima, sicuri del fatto che senza adeguati controlli, un provvedimento - in linea di principio utile - diventa facilmente aggirabile. E così è andata. Dal Tiburtino a San Giovanni, dall'Appio Tuscolano alla Garbatella.

I FURBETTI
Per un semplice caso - che in realtà sarebbe dovuto essere la regola in un giorno di divieto totale al traffico - solo alcuni sfortunati sono rimasti vittime della palina dei vigili. Per gli altri semaforo verde. In tutti i sensi. A poco è valso l'aumento delle corse dei bus - rivendicato dalla sindaca Raggi sul portale del Comune - i romani hanno preso l'auto. E nella domenica ecologica, una commedia teatrale riuscitissima, è apparso paradossalmente lecito disattendere una disposizione quando essa stessa per 7 romani su 10 risulta inefficace. E anche ieri il blocco al traffico è stato scisso in due parti: stop alle auto dalle 7.30 alle 12.30 con la ripresa della viabilità fino alle 17.30 quando poi è entrato in vigore l'ultimo blocco al traffico fino alle 20.30. Anche il numero dei controlli e delle sanzioni (ieri 1.445 le auto fermate e 207 multe elevate) ha ricalcato i risultati raggiunti nei mesi di dicembre (1.819 blocchi e 259 contravvenzioni) e di gennaio (1.621 fermi e 267 multe). Lo stop inframezzato al traffico si ripeterà anche nell'ultimo appuntamento, il 26 marzo.

LE CRITICHE
Al di là di dei controlli della Polizia municipale, diverse sono state le critiche. I primi a usare toni polemici nei confronti del provvedimento sono stati i Verdi. «Il blocco della circolazione domenicale delle auto - scrivevano in una nota le portavoce Laura Rosso e Silvana Meli - è ormai una farsa; questa mattina (ieri ndr) in pochi minuti a Caracalla abbiamo contato decine e decine di vetture che circolavano senza problemi, in barba al blocco. Il problema dell'inquinamento non si può combattere così. Serve una svolta per tutelare la salute dei romani». I dati del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio del resto dicono che nel decennio 2006-2015 l'inquinamento atmosferico a Roma è stato responsabile di circa 12mila decessi prematuri, pur se in presenza di un lento calo della concentrazione di inquinanti. Insomma per il partito più green d'Italia lo stop al traffico è una misura da rivedere. «Non serve a niente far finta di vietare le auto una domenica ogni tanto - concludo le portavoce - paradossalmente impedendo ai romani anche di fare gite fuori porta, e poi non assumere provvedimenti importanti per cambiare la situazione».