Roma, incubo terrorismo e sosta selvaggia, a via del Corso arrivano le telecamere

Roma, incubo terrorismo e sosta selvaggia, a via del Corso arrivano le telecamere
di Laura Bogliolo
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Venerdì 13 Ottobre 2017, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 12:40

Arrivano le telecamere su via del Corso, con la speranza di riuscire a frenare il costante parcheggio selvaggio che si consuma ogni giorno anche nel tratto pedonale, ma anche con l'obiettivo di blindare sempre di più lo stradone dello shopping ai primi posti della lista dei 4.000 obiettivi sensibili a Roma e in provincia. Ad annunciare la stretta è stato il presidente della Commissione Capitolina Mobilità Enrico Stefàno che su Twitter ha scritto: «A fine mese vediamo in commissione il progetto per l'installazione di telecamere». Un sistema che consentirà di multare gli automobilisti indisciplinati.

LE IRREGOLARITÀ
L'esigenza di blindare via del Corso dopotutto si è fatta sempre più stringente dopo gli attentati sulla Rambla a Barcellona e il Campidoglio, di concerto con Prefettura e Questura, aveva elaborato un piano anti-terrorismo. Vietato l'accesso a furgoni e furgoncini nel popolatissimo stradone e installazione di fioriere. Nonostante i divieti e l'elevato livello di allarme, veicoli di ogni tipo continuano non solo ad accedere, ma anche a parcheggiare in modo selvaggio. Ieri c'erano vetture lasciate addirittura sui marciapiedi. L'Esercito presidia la strada che porta praticamente al Parlamento (sono 1.900 i militari nella Capitale), ma l'assedio dei mezzi abusivi continua.

SORVEGLIANZA
Il Campidoglio ha così in programma di controllare gli accessi anche con le telecamere, soprattutto da piazza Venezia, impedendo così «a monte» l'entrata irregolare, ha scritto Stefàno rispondendo a chi su Twitter gli faceva notare l'assedio continuo di auto e furgoncini. Furgoncini che continuano a sostare sulla via nonostante siano stati creati 18 stalli in sei strade limitrofe. Mezzi, tra l'altro, considerati «a rischio» anche dagli 007. È chiaro che un sistema di telecamere più che un'azione repressiva può al massimo disincentivare. Ma nella Roma minacciata dall'Isis dovrebbe essere l'occasione per rafforzare la rete di occhi elettronici che non può non essere capillare al fine di prevenire ogni tentativo di attacco. Per ora quello che verrà discusso a fine mese è soltanto un progetto. Ma fonti ben informate spiegano che l'esigenza di attivare le telecamere ha alla base soprattutto la richiesta da parte delle forze dell'ordine di assicurare un dispositivo di sicurezza più elevato su via del Corso dove ogni giorno transitano migliaia di romani e di turisti.

LA BLINDATURA
Secondo i residenti l'unico reale strumento per frenare l'ondata di vandali sulle quattro ruote soprattutto nell'area off limits ai veicoli sono i parapedonali, su modello di quelli installati in piazza del Campidoglio per respingere l'assedio dei van degli Ncc che per anni hanno scaricato i turisti praticamente sotto la statua di Marco Aurelio.
I tempi per la realizzazione del sistema non sono noti. E nel frattempo chissà chi penserà a frenare la follia del parcheggio selvaggio su via del Corso. Ieri nessuno.