Giubileo, allarme bed and breakfast. L'appello del prefetto ai romani: «Segnalate gli abusivi»

Giubileo, allarme bed and breakfast. L'appello del prefetto ai romani: «Segnalate gli abusivi»
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 18:02

I controlli incrociati tra il cervellone elettronico che contiene la lista dei B&B legali e la giungla delle strutture ricettive “fantasma” (abusive) pubblicizzate sul web ancora non sono partiti. Trafila lunga, c'è la burocrazia di mezzo. Oltre 30 milioni di pellegrini attesi in una Roma sorvegliata speciale dopo le stragi di Parigi, presidiata da duemila agenti (anche sui bus) e dalla Folgore, mentre l'esercito degli ospiti “invisibili” (30mila, stima al ribasso) nei B&B illegali potrebbe essere accolto in strutture che sfuggono a controlli. Il prefetto Franco Gabrielli ieri è stato chiaro e ha lanciato un appello ai romani per «segnalare e denunciare situazioni di ricettività abusiva» che ha definito «un elemento di vulnus per la sicurezza». «L'abusivismo ricettivo - ha aggiunto - mi preoccupa molto». Per venerdì è previsto un vertice a Palazzo Valentini. Oggetto: distribuire ai turisti questionari per sapere dove alloggiano e provare, affidandosi anche ai pellegrini, a stanare una volta per tutte gli abusivi.

IL PROTOCOLLO

Si aspetta da tempo la firma (e quindi l'operatività) del protocollo d'intesa elaborato nell'ambito del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che prevede controlli maggiori. Punto uno: viene messo a disposizione delle forze dell'ordine una sorta di data base di Federalberghi che contiene le strutture ricettive extralberghiere (B&B, case vacanze, affittacamere, case per ferie), un cervellone elettronico in grado di incrociare le informazioni con le offerte che si trovano online.





IL SITO

Punto due del protocollo: l'uso del sito Turismoillegale.com sempre di Federalberghi. È già online, ma la funzione principale non è ancora attiva. «Questo sito - si legge - nasce con lo scopo di permettere ai cittadini romani di segnalare, protetti dall'anonimato, le innumerevoli strutture ricettive illegali che negli ultimi anni stanno invadendo i condomini della capitale». Problemi di privacy, il protocollo d'intesa è all'attenzione del ministero dell'Interno.

«Dovrebbe partire tutto a breve - fa sapere Tommaso Tanzilli, direttore generale di Federalberghi Roma e Lazio - si tratta di un protocollo su cui sono tutti d'accordo. Non siamo - aggiunge - contro i B&B, ma le regole devono valere per tutti, siamo per la legalità». La modalità di comunicazione di presunte illegalità del sito segue lo schema indicato ieri da Gabrielli nel terzo incontro del comitato del I municipio per l'ordine e la sicurezza invitando i romani a segnalare strutture abusive. Sottolineando: «Usciamo dalla logica della delazione, è un atto di responsabilità civica».

NUOVE MISURE

Dopodomani a Palazzo Valentini si riunirà un tavolo di confronto voluto dal prefetto per avviare un nuovo progetto: ci si affida ai cittadini, ma anche ai turisti per scovare i B&B fantasma. Si tratta di distribuire ai turisti che arrivano a Roma dei questionari nei quali comunicare in quale struttura alloggiano. I questionari verranno diffusi (la procedura è ancora in via di definizione) sul territorio, soprattutto nei luoghi d'arrivo dei turisti e sui mezzi pubblici. Si tratta ovviamente di una verifica a campione e su base volontaria. Ci si affida così anche ai pellegrini per cercare di capire dove alloggiano, quali sono le strutture più utilizzate e se sono abusive o no. Si parla sia di abusivismo totale (strutture fantasma) che parziale (è lunga la lista delle irregolarità amministrative che si registrano solitamente).

I PERICOLI

Uno strumento in più quello del questionario, dice qualcuno, da utilizzare come deterrente contro chi è pronto a improvvisare strutture per l'ospitalità. Perché sono trentamila le persone non registrate nei cinquemila bed and breakfast abusivi (le stime al ribasso sono di Federalberghi), i cui nominativi non finiscono (ed è obbligatorio) sul sito della Questura alloggiatiweb.poliziadistato.it. Da qui, partono le verifiche sull'identità degli ospiti.

Nessuna segnalazione, nessuna verifica, turisti fantasma in giro per la città. Una catena di fatti inquietante se si pensa che il 30% delle strutture abusive si trova nel quartiere Prati, l'area del Vaticano, “l'obiettivo sensibile” numero uno, anche secondo l'Fbi.

LA REGISTRAZIONE

Molti B&B (sia legali che abusivi) tendono a non comunicare i nominativi degli ospiti: per motivi di privacy o, più semplicemente, perché sono abusivi.

Gravitano nell'area della shadow economy (l'economia fantasma che in una città con lo stato di allerta 2 si traduce in un pericolo per la sicurezza). «La Regione insieme alla Prefettura e la Questura - dice Giovanni Bastianelli, direttore dell'Agenzia del Turismo Regione Lazio - si sta attivando per consentire l'invio dei nominativi con la procedura online, più semplice, anche ai gestori di affitti brevi e affitti turistici».