Roma, sciopero Ama, è emergenza. L'appello del presidente Fortini: «Tenete i rifiuti in casa»

Roma, sciopero Ama, è emergenza. L'appello del presidente Fortini: «Tenete i rifiuti in casa»
di Mauro Evangelisti
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Sabato 28 Maggio 2016, 08:45
Una settimana in emergenza rifiuti. Domani è domenica e ci sarà un fisiologico rallentamento della raccolta e del trasporto fuori dal Lazio della spazzatura; lunedì l'Ama si fermerà in occasione dello sciopero nazionale di tutti i lavoratori del settore dell'igiene ambientale; quando la situazione si avvierà alla normalizzazione ecco arrivare un altro festivo, giovedì 2 giugno: gran parte degli impianti sparsi nel Lazio e nel nord Italia si fermeranno di nuovo, con Roma che tornerà a vacillare.

APPELLO
Il presidente dell'Ama, Daniele Fortini, avverte: «Ai romani chiediamo un sacrificio: lunedì non portate nei contenitori stradali la spazzatura, perché la raccolta sarà ferma, a causa dello sciopero». Ovviamente lunedì sarà sospeso anche il porta a porta. Detto in altri termini, l'invito - simile a quello che le aziende del settore hanno lanciato anche in altre città d'Italia - è molto semplice: per un giorno tenete i rifiuti in casa. Non solo: lunedì si bloccherà anche lo spazzamento delle strade e lo svuotamento dei cestini, ad esempio nelle aree molto frequentate dai turisti in centro. Roma, che non eccelle in pulizia, sarà più sporca del solito. Tutto questo avviene proprio nel periodo in cui aumenta la produzione dei rifiuti e in cui, con le temperature molto alte, sarà ancora più sgradevole avere i rifiuti per strada.Fortini ricorda che l'associazione che riunisce le aziende dei rifiuti aveva chiesto all'Autorità di garanzia sugli scioperi di intervenire, magari proponendo una nuova data, ma la risposta è stata negativa. Perché scioperano i 7.800 dipendenti di Ama insieme a tutti gli altri lavoratori dell'igiene ambientale (in totale in Italia sono 100mila)? L'astensione dal lavoro è stata proclamata da Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel per chiedere il rinnovo del contratto nazionale «atteso da più di due anni e mezzo». Al di là delle ragioni della protesta, per Roma questo sciopero in una settimana caratterizzata anche da un giorno festivo, rischia di trasformarsi in una Caporetto. Va tenuto conto che lunedì saranno garantiti solo i servizi essenziali, come la raccolta dei rifiuti negli ospedali e nelle scuole. Ma tutto il resto si blocca e per un sistema come quello romano, perennemente sull'orlo del baratro, gli effetti potrebbero essere molto gravi.
 
CALENDARIO
Rivediamo allora più nel dettaglio cosa ci aspetta a partire da domani. E' domenica e dunque la raccolta è ridotta. Gli impianti di trattamento sono operativi, ma il trasporto dei rifiuti negli inceneritori, negli impianti di compostaggio e nelle discariche del nord è fermo. Di solito si recupera di lunedì, ma c'è lo sciopero. E si blocca proprio tutto: non avviene per 24 ore la raccolta, non c'è lo spazzamento delle strade, il trattamento a Rocca Cencia e Salaria (stabilimenti Ama), ma anche a Malagrotta (stabilimenti di Colari), è sospeso. I vertici di Ama prevedono che serviranno almeno due o tre giorni per recuperare, per liberare le strade e portare tutti i rifiuti negli impianti di trattamento, che saranno intasati con i camion in attesa di partire per il nord. Il problema però è che quando Roma vedrà la luce alla fine del tunnel, arriverà il contraccolpo: giovedì è festivo. I dipendenti di Ama saranno tutti al lavoro, assicura Fortini, ma sarà sospesa l'attività degli impianti fuori regione o di altre province dove Roma porta una parte dei rifiuti. E dunque si creerà un nuovo tappo, con i camion malinconicamente ai box e il rischio che vicino ai cassonetti si formino cumuli di rifiuti non raccolti. Alla vigilia delle elezioni.