Il protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza, presentato insieme al generale Bruno Buratti, non comporta spese per la Regione e aggiorna un accordo del 2008 sul controllo della spesa sanitaria, sancisce nello specifico quattro punti: la Regione condivide con la Finanza le situazioni e gli elementi anche solo potenzialmente espressivi di inefficienze, diseconomie o irregolarità in materia di spesa sanitaria e farmaceutica, nonché di appalti per le forniture di beni e servizi.
Su richiesta della Guardia di Finanza, poi, la Regione si impegna a fornire elementi, dati e risultanze disponibili nel proprio patrimonio informativo, ritenuti utili per l'attività di controllo. Inoltre le Fiamme Gialle, qualora accertino violazioni di natura amministrativa o penale (e in quest'ultimo caso con il nulla osta del magistrato) si impegna a comunicare alla Regione i dati e gli elementi emersi, comprese le generalità delle persone fisiche o giuridiche coinvolte, al fine dell'avvio delle iniziative anche in sede civile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA