Roma, la chiesa di San Cosimato si blinda: spunta il cancello anti-clochard

Roma, la chiesa di San Cosimato si blinda: spunta il cancello anti-clochard
di Laura Larcan
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Lunedì 7 Marzo 2016, 07:21 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 16:28

La millenaria chiesa di San Cosimato ha il suo dissuasore anti-uomo. Una cancellata alta quasi due metri eretta contro gli assalti di vandali, balordi e clochard, ma soprattutto contro l'incontinente popolo nottambulo di Trastevere, che l'ha scelta come vespasiano prediletto. È così che appare ora il prezioso portale della chiesa del XII secolo che si affaccia sull'omonima piazza nel cuore del rione. Il parroco don Gianni, di origini polacche, già mesi fa aveva tuonato contro l'uso spavaldo e indecoroso del “protiro” come urinatoio a cielo aperto, arrivando ad esporre cartelli che vietavano di liberare i bisogni fisiologici sotto al piccolo portico. E la cancellata è il risultato di una crociata contro il degrado. I lavori sono cominciati l'altro giorno e in poche ore le sbarre sono state allestite, il ferro è stato sabbiato e trattato con l'antiruggine. Il prossimo passo sarà la verniciatura di nero e l'allestimento dei sampietrini per la pavimentazione. Un cantiere che rientra nel più ampio piano dei lavori di riqualificazione della piazza di San Cosimato voluto dal I Municipio. «Abbiamo insistito per tre anni ma alla fine ce l'abbiamo fatta ad avere la cancellata, questo è un monumento dell'anno Mille e va tutelato in maniera adeguata», dice Alberto Ferri presidente dell'associazione di volontari Mica Aurea che per la chiesa conventuale (di proprietà della Regione Lazio insieme a tutto il convento divenuto sede dell'ospedale Regina Margherita) ha seguito la pratica. «La sera e la notte il protiro della chiesa si riempie di personaggi che lo usano come un gabinetto, oltre ai vandali che hanno danneggiato il portone e la base di una colonna antica», continua Ferri.
 

LE REAZIONI
Non si temono le perplessità di fedeli e pubblico nel vedere una chiesa chiusa dietro una cancellata? «Forse sì- riflette Ferri - ma anche gli altri protiri di chiese medievali a Roma sono recintati. Il cancello, poi, sarà aperto da don Gianni ogni domenica mattina per la messa delle ore 11. Almeno è un modo per farlo sopravvivere». In fondo è una questione di memoria storica perché, come raccontano i volontari di San Cosimato, la cancellata già c'era a recintare il protiro, con foto d'epoca a testimoniarlo: «Per fortuna, quando venne rimossa tanti anni fa, un impiegato della Asl decise di conservarla in un magazzino e noi l'abbiamo ritrovata. Quella che è stata rimontata, dunque, è la stessa di allora». Adesso servono gli ultimi ritocchi per finire il restauro.
 
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