«Per quanto riguarda la vicenda del S.Camillo - dice Zingaretti - si tratta sicuramente di una novità assoluta nel panorama della sanità italiana.
Occorre puntualizzare però che in questa vicenda l'obiezione di coscienza è garantita al 100%: per rispettare l'applicazione è stato promosso un bando per 2 unità di personale su oltre 2.200 operatori del settore, in un servizio strettamente finalizzato a operare richieste di interruzione di gravidanza. Chi legittimamente è obiettore non ha partecipato a questo bando e potrà portare le sue professionalità in altri campi del servizio sanitario e dello stesso Dipartimento della salute della donna e del bambino. Come al momento avviene per il 78% dei medici obiettori in servizio nel Lazio. Accanto a quest'impegno, la Regione Lazio è attiva anche per rilanciare le azioni per la prevenzione dell'interruzione di gravidanza, attraverso l'educazione e l'informazione. Tra i pilastri di quest'azione, c'è il potenziamento della rete dei consultori del Lazio, su cui a brevissimo verrà presentato dalla Regione Lazio un piano per il rafforzamento infrastrutturale e di personale».
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