Inoltre al consorzio erano state concesse in adozione alcune vicine importanti serre ottocentesche, e diversi ettari di terreno attorno al casale, tutto destinato a scopo culturale. I Vigili, dopo indagini e verifiche, hanno invece scoperto che molte delle attività culturali previste erano inattive, e che le aree destinate alle attività marginali risultavano ben maggiori del previsto, visto che risultava attiva una fiorente attività di ristorazione, con bar e cucina abusiva in grado di organizzare cerimonie e pranzi, peraltro pubblicizzati su un sito internet.
Durante i sopralluoghi i vigili hanno accertato che sia all'interno che all'esterno della villa erano stati effettuati lavori abusivi di ristrutturazione senza permesso, presentando una semplice Cila, (una comunicazione di inizio lavori) non idonea a uno stabile protetto da vincoli paesaggistici e monumentali.
A seguito delle violazioni amministrative e penali, sia di natura urbanistica che commerciale riscontrate, i funzionari della Polizia di Roma Capitale hanno quindi posto tutta l'area sotto sequestro, acquisendo presso la Sopraintendenza tutti i fascicoli relativi al bando di concorso e alle procedure di assegnazione. Le indagini sono ancora in corso per fare piena luce su altri eventuali illeciti, e nel frattempo è stata presentata una dettagliata informativa destinata all'Autorità Giudiziaria.
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