LA DIVISIONE
Il piano bus sarà diviso in tre aree: la zona A va dal Gra all'anello ferroviario, la tariffa giornalierà resterà di 50 euro. L'area B va dall'anello ferroviario al centro e vedrà una tariffa giornaliera di circa 600 euro. L'area C coincide con la Ztl del centro storico: qui non sarà più consentito l'accesso, fatta eccezione per i bus che portano turisti negli alberghi e per quelli che trasportano scolaresche. Per questi resta il prezzo della zona B. Stefano ha annunciato anche che la zona A, secondo il piano in discussione, «vedrà aumentata l'offerta, prevedendo incentivi per i turisti come i biglietti giornalieri Atac agevolati a un euro invece che a sette. Vedendo anche un sistema di agevolazioni per la tassa di soggiorno e l'ingresso nei musei. La proposta non prevede un abbonamento annuale per i permessi dei bus ma un carnet con sconti fino al 20% sul prezzo giornaliero».
Linee guida che gli operatori non accolgono con favore. Per la prima volta una zona viene completamente interdetta, è quella che combacia con le telecamere della Ztl, tra via Nazionale, il rione Monti, piazza Venezia, Tridente, Pantheon, Barcaccia. Anche l'aumento dei costi e il contingentamento per l'area attigua alla Ztl viene vista dagli operatori con disappunto. «Ci mettete sul lastrico» gridavano in via Capitan Bavastro. Di fatto si tutela una più vasta area, si regolamentano le entrate, i parcheggi, i costi. «Il centro storico di Roma off-limits ai bus turistici. Lo avevamo anticipato e oggi in commissione capitolina Trasporti è stata presentata una proposta per un nuovo regolamento che approveremo in giunta entro dicembre» scrive su facebook l'assessore capitolino alla Mobilità Linda Meleo.
«BASTA SOSTA SELVAGGIA»
«Vogliamo dire basta alla sosta selvaggia e al traffico in tilt a causa dei tanti torpedoni. E vogliamo dare regole certe per tutelare il cuore della Capitale, uno straordinario bene che noi vogliamo salvaguardare dallo smog e dagli ingorghi. Per farlo ci muoveremo su due linee: da una parte il contingentamento degli ingressi nelle aree centrali, dall'altra la rimodulazione delle tariffe e l'incremento dei controlli e delle sanzioni anche grazie ai nuovi varchi Ztl Anello ferroviario che abbiamo attivato. Tutto ciò si tradurrà concretamente in un centro storico progressivamente off-limits ai bus turistici, tariffe in media triplicate per chi vuole avvicinarsi il più possibile al centro e infine in sconti ed agevolazioni tariffarie per chi invece userà le aree sosta in periferia e preferirà i mezzi pubblici per spostarsi».
I NODI DI SCAMBIO
Roma divisa in tre aree: la zona A (attuale ZTL2 Bus), periferica, dove sarà in vigore una tariffa standard di 50 euro per il pass giornaliero. Qui si incentiverà la sosta nelle aree apposite migliorando i nodi di scambio come Aurelia, Olimpico, Ponte Mammolo, Tiburtina, Laurentina, piazzale Nervi; poi c'è la zona B (ZTL1 Bus), tra l'anello ferroviario e il centro, dove il permesso giornaliero arriverà a costare minimo 600 euro ed aumenterà fino a 780 euro in base a quanto inquina il bus (300 euro, costerà invece per i bus elettrici); infine la zona C (attuale Ztl centro storico) dove sarà in vigore il divieto di accesso con deroghe per i mezzi che accompagnano gli studenti di scuole primarie o disabili. «Gli operatori hanno protestato. Ma voglio esser chiara: il centro storico va protetto. E il servizio regolato con norme a misura di cittadini. Abbiamo anche a che fare con l'inquinamento. Con questa proposta regoleremo l'abusivismo, proteggendo chi entra e chi esce, grazie a un sistema di telecamere ai confini dell'anello ferroviario. Poi c'è un obiettivo di vivibilità del centro storico e di salubrità dell'aria. Siamo sotto infrazione europea e dobbiamo intervenire su tutti i fronti, a partire dai bus».
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