LA TRAPPOLA
Per lo straniero, padre di famiglia, l'incubo è iniziato circa un mese fa quando ha deciso di vendere un'auto attraverso un annuncio su un giornale. Gli è squillato il cellulare e a parlare era il bandito che si è presentato come una persona apparentemente seria e credibile. Con un giro di parole e dimostrandosi affidabile, è riuscito a convincere il venditore ad avviare le procedure per il passaggio di proprietà del mezzo. Il proprietario, che aveva bisogno di liquidità, si è fidato e ha detto che si sarebbe accontentato di duemila euro per l'utilitaria. Ma sono passati i giorni e il compratore ha iniziato a cambiare i toni. Decisamente molto più inquietanti e violenti. «Credevo fosse una brava persona - ha dichiarato la vittima alla polizia - non sapevo che fosse uno dei Casamonica. Ma ad un certo punto è stato lui a dirmelo. E in questa zona basta sentire il loro nome per avere paura. Insomma mi sono reso conto che così, dal niente mi ero cacciato in un brutto guaio».
Durante alcuni incontri il Casamonica ha sciorinato tutta la sua capacità intimidatoria. «Guarda - ha detto alla vittima - che la situazione si è ribaltata. Sei tu che devi dare i soldi a me. Poi comportati bene. So che hai una bella famiglia. Insomma non fare passi avventati. Paga e vedrai che non ti succederà nulla». Il venditore, terrorizzato, ha pagato una parte dei soldi ma ha visto che lo zingaro non cambiava i suoi modi e che agiva con sopraffazione e arroganza. Ecco che lo straniero ne ha parlato in famiglia e si è reso conto che l'unica cosa da fare era denunciare tutta la storia alla polizia. Nel giro di poche ore gli agenti sono entrati in azione. Hanno fotocopiato i soldi del pagamento ed hanno accompagnato all'appuntamento la vittima. Quando si è presentato l'estorsore e ha preso la busta con i contanti per lui è scattato l'arresto.
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