Roma, uccise un rom e accusò il figlio: condannato a 10 anni

Roma, uccise un rom e accusò il figlio: condannato a 10 anni
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Giovedì 22 Dicembre 2016, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 19:32
Prima accusò il proprio figlio di 10 anni di aver spinto un rom che poi morì per le conseguenze di quella caduta finita su un marciapiede; poi, davanti al giudice ammise di aver colpito la vittima perché aveva importunato il bambino. Oggi, Manuel Elvis Rossi, difeso dall'avvocato Domenico Naccari, è stato condannato a dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d'assise d'appello di Roma, i cui giudici, presieduti da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo, hanno ridotto la condanna a 18 anni inflitta in primo grado dal gup a conclusione del processo col rito abbreviato per l'accusa di omicidio volontario. La riduzione è motivata con la derubricazione della contestazione, nonché con l'assoluzione di Rossi, con formula dubitativa, dalle accuse di detenzione illecita e porto di una pistola che sarebbe stata utilizzata per colpire la vittima.

La vicenda risaliva al 31 luglio 2015; fu un rom a chiedere l'intervento della polizia, segnalando che il suocero, Vejia Seferovic, era stato aggredito da un altro rom che poi era sparito insieme con tutta la sua famiglia dal campo nomadi di via Candoni, in zona Magliana.
L'uomo fu portato in ospedale, dove poi morì. Gli accertamenti investigativi permisero sin da subito di identificare in Manuel Elvis Rossi l'aggressore. L'uomo si presentò spontaneamente ai carabinieri il giorno dopo; era insieme col figlio di 10 anni, che indicò in colui che la sera precedente aveva spinto Seferovic (il quale aveva battuto la testa contro un marciapiede) dopo essere stato aggredito. In sede processuale Rossi ammise invece di aver lui stesso colpito il rom dopo che questi ne aveva importunato il figlio. Fu condannato in abbreviato a 18 anni di reclusione per l'accusa di omicidio volontario. Oggi, la derubricazione in omicidio preterintenzionale dell'originaria imputazione, con la riduzione a 10 anni della condanna inflitta.
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