Roma, il Campidoglio punta su tram e filobus: ma è incognita sui tempi

Roma, il Campidoglio punta su tram e filobus: ma è incognita sui tempi
di Fabio Rossi
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 07:50

Tanta cura del ferro, tra metropolitane e tram, tre funivie ma soprattutto un impulso generale a favore del trasporto pubblico, considerata dal Campidoglio l'unica vera leva per una mobilità sostenibile nella Capitale. Su queste linee generali, ma anche su 22 punti concreti, l'amministrazione comunale dovrà districarsi, nei prossimi mesi, tra disponibilità di fondi e capacità progettuale. Per dare un seguito concreto al piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), a cui la giunta ha dato il via con una delibera approvata nei giorni scorsi, frutto del lavoro dell'assessore Linda Meleo, che ha individuato il minimo di opere infrastrutturali per il breve-medio periodo, da completare poi nel processo di partecipazione con i cittadini grazie a un portale dedicato.

I TEMI
Lo studio dei tecnici capitolini ha individuato vari interventi da mettere in atto, elencando le priorità da mettere in cima all'agenda. Come i lavori di adeguamento, innovazione tecnologica, automazione e accessibilità delle linee metropolitane A e B, il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero, così come il prolungamento della linea C da Lodi a Colosseo, già previsto dalle precedenti amministrazioni e in corso di realizzazione. Sempre su questo fronte, come ulteriore potenziamento del servizio è prevista la connessione fra la metro C e la linea A, passando per Tor Vergata. Per quanto riguarda le ex ferrovie concesse, nel piano è previsto anche l'ammodernamento della linea su ferro Roma-Giardinetti, sia nella tratta Termini-Laziali-Centocelle (attualmente in esercizio) e nel successivo tratto fino a Giardinetti, sospeso in questo periodo.

LE LINEE
Sei le nuove linee di tram immaginate dall'amministrazione pentastellata. Due sono le più impegnative, sia per i costi, sia per i tempi di realizzazione: la prima è il tram della Musica (dall'Auditorium a piazza Risorgimento), con 40-50 milioni di euro di costi previsti. Non meno ambizioso il progetto della linea Termini-Venezia-Risorgimento: l'intervento consentirebbe innanzitutto di collegare piazza dei Cinquecento con piazza Venezia, attuale capolinea del tram 8, attraverso piazza della Repubblica, via Nazionale e via IV Novembre. La nuova linea seguirebbe poi il percorso dell'8 fino a Torre Argentina, dopodiché proseguirebbe lungo l'asse di corso Vittorio verso il Vaticano e Prati. Quindi ci sono i due grandi corridoi tranviari; quello che andrebbe da viale Marconi a Subaugusta, passando per il parco dell'Appia antica, e quello lungo viale Palmiro Togliatti, da Subaugusta Ponte Mammolo. Le altre due tratte immaginate da Palazzo Senatorio sono quella di via dei Fori Imperiali, che arriverebbe fino a piazza Vittorio, e una diramazione dei binari delle linee 3 e 19 che, da piazza del Verano, porti i tram fino alla stazione Tiburtina.

LE FUNIVIE
Tre i «sistemi a fune», leggasi funivie, inseriti nella delibera: a quello tra la stazione della metropolitana di Battistini e Casalotti si aggiungono i progetti i impianti che colleghino l'Eur (piazza della Civiltà del Lavoro) con la Magliana e da piazzale Jonio (capolinea della metro B1) alla Bufalotta. Previsti anche i corridoi della mobilità Colombo, Tor Pagnotta 2-Trigoria, Rebibbia-Polo tecnologico e quello di Tor de' Cenci. Nel Pums è prevista una nuova linea filobus che collegherà Ponte Mammolo con Fidene e l'ospedale Sant'Andrea, nonché il potenziamento della linea 90 Express, che diventerà completamente elettrificata anche nel tratto da Porta Pia alla stazione Termini.