Tor Pagnotta, agguato in casa: coniugi in ostaggio rapinati nella notte

Tor Pagnotta, agguato in casa: coniugi in ostaggio rapinati nella notte
di Marco De Risi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Dicembre 2014, 06:07 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 18:03
Una voce fioca, terrorizzata. «Fate presto siamo stati appena rapinati, uomini armati ci hanno preso in ostaggio», questa la telefonata nel cuore della notte, tra sabato e domenica, di una donna alla polizia.



Sono le 4 quando due banditi armati di pistola riescono ad entrare in un'abitazione al Laurentino. Si tratta di una villa che è all'interno del perimetro di una ditta di cui è titolare il proprietario dell'abitazione, la società edilizia ”Verbeni”, lungo via di Tor Pagnotta. Dopo pochi minuti dalla segnalazione di rapina, accorrono gli equipaggi della polizia e anche un'ambulanza del 118 il cui personale si sincera che moglie marito non abbiano riportato gravi conseguenze dal sequestro di persona.



LA RICOSTRUZIONE

E' assai probabile che siano fuggiti a bordo di un'auto rubata. Partono le ricerche nella zona ma senza risultato. Nella villa arrivano anche gli agenti della polizia scientifica per il sopralluogo. Gli investigatori usano il Luminol e altre tecniche che possano rivelare qualche impronta lasciata dai malviventi. Ma anche i primi esami danno un risultato negativo. Si dovrebbe trattare, ipotizzano gli inquirenti, di criminali esperti in raid armati, probabilmente gli stessi autori di altri colpi avvenuti nei giorni scorsi. Certamente professionisti: hanno usato mille accortezze: guanti in lattice e niente cellulari.



LE INDAGINI

Ad occuparsi del caso gli agenti del commissariato di zona e gli agenti della squadra mobile. Intanto, gli investigatori hanno ascoltato le vittime. «Io e mia moglie eravamo a letto - racconta tremante il titolare, cinquantenne, della ditta ai poliziotti - Stavamo dormendo. Mi ha svegliato un bandito che aveva una pistola in pugno e una torcia nell'altra mano. Mi si è fermato il cuore dalla paura». I malviventi hanno dimostrato una feroce determinazione nel portare a compimento il loro piano criminale. «Mi hanno fatto alzare e mi hanno puntato l'arma alla testa - continua il proprietario di casa -. Volevano tutto quello avevo di prezioso». Sono passati i minuti e la coppia armata ha messo la casa a soqquadro. Ha minacciato l'uomo e la donna obbligandoli a consegnargli orologi e altri oggetti di valore. Poi, hanno puntato alla cassaforte. Il forziere è stato aperto ma all'interno non c'era nulla.

I criminali, visibilmente arrabbiati per avere fatto un colpo dal bottino inferiore alle loro aspettative, si sono dati alla fuga. Impossibile fare un identikit: hanno agito con il volto coperto da passamontagna. E' probabile che possano essere stranieri considerando che almeno nelle fasi concitate del colpo, avrebbero parlato male l'italiano. Non è escluso che i rapinatori abbiano avuto delle informazioni da qualche frequentatore dell'attività commerciale di cui è titolare la vittima della rapina. Gli agenti della squadra mobile monitorano con una serie di indagini i colpi in abitazione e anche di recente si sono registrati alcuni arresti di autori di rapine in villa. Insomma, la pista giusta potrebbe essere imboccata grazie a tutti gli elementi raccolti dagli investigatori in inchieste parallele, ultima proprio quella del colpo nella villa di via di Tor Pagnotta.