Il quartiere secondo la tesi di Giorgia: «Non solo delinquenza, ma anche cultura»

Il quartiere secondo la tesi di Giorgia: «Non solo delinquenza, ma anche cultura»
di Raffaella Troili
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Domenica 13 Ottobre 2013, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 08:10
La tesi di Giorgia che Tor Bella ha la nomea. La tesi di Giorgia che Tor Bella Monaca delinquenza ma anche molto altro.

Con una tesi sul pregiudizio si è congedata a luglio da Roma Tre: ha messo a confronto gli articoli che nello stesso periodo sono usciti su un quotidiano nazionale dedicati al suo quartiere e i video trovati su You Tube. «Crimini, risse, aggressioni: i media tendono a parlare per giorni di uno stesso fatto, Tor Bella Monaca ne esce come una delle più grandi fabbriche di cronaca nera. Chi posta i video invece vuole presentare il quartiere sotto un’altra luce, c’è il centro sociale, il teatro, la parrocchia, persone che si mettono insieme per aiutare qualcuno, rapper e neomelodici conosciuti. Da una parte prevale la cultura, dall’altra la criminalità». La tesi di Giorgia Rascelli, 23 anni e di molti altri del quartiere è che «gli abitanti oltre a essere abbandonati si ritrovano ad essere giudicati da fatti di cronaca che fanno di un individuo una massa. Mentre non sono le persone che producono criminalità ma è la conseguenza dello stato di abbandono che la determina». Nella tesi di Giorgia «le persone non spacciano per divertimento ma per necessità; gli handicappati vivono negli scantinati; i bimbi sono costretti a giocare a pallone sui marciapiedi, le strade sono piene di voragini. Questo è degrado, Terra di Nessuno, non criminalità. E’ il degrado la vera minaccia».
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