Studente accoltellato nell'ostello, la pista degli ultimi sms

Studente accoltellato nell'ostello, la pista degli ultimi sms
di Marco De Risi e Sara Menafra
3 Minuti di Lettura
Domenica 13 Aprile 2014, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 11:25
Potrebbe essere rimasta sui social network qualche traccia di quanto accaduto nella tarda serata di marted nella stanza della Domus Nascimbeni nella quale Jonathan Lucas, lo studente svizzero in gita scolastica a Roma insieme ai suoi compagni di classe, ha trascorso i suoi ultimi momenti, prima che un coltello gli trafiggesse il cuore. La Procura ha affidato ad alcuni esperti informatici il compito di scavare più a fondo possibile nelle memorie dei cellulari dei quattro ragazzi testimoni della tragedia e quello del povero Jonathan.







Gli agenti della Mobile coordinati dalla Procura dei Minori continuano a cercare il bandolo dell’intrigata matassa. Quattro studenti risultano indagati per omicidio. Indagando i minori, e quindi dandogli la possibilità di nominare i rispettivi avvocati, sarà possibile effettuare tutti gli accertamenti previsti per legge. Negli inquirenti non c’è alcuna convinzione precisa per ora. Ma vi sarebbero una serie di contraddizioni che vanno chiarite proprio per capire in che contesto sia partita la coltellata. Un gioco di gruppo, una bravata di Jonathan che era solito postare su You Tube i suoi video o cosa? Interrogati dagli investigatori, nessuno dei quattro giovani ha detto di ricordare bene quello che è accaduto quella notte, eppure stavano nella stessa stanza di Jonathan. Un atteggiamento che non convince gli investigatori i quali, a questo punto, non vogliono lasciare niente al caso ed è per questo che l’inchiesta viene affrontata con le tappe tipiche dell’omicidio volontario. Ed ecco una delle novità di queste ultime ore: sono stati nominati dalla Procura degli esperti informatici che si dovranno occupare in modo meticoloso dei quattro cellulari.



INTERNET

Proprio da questi accertamenti il quadro sulla morte dello studente svizzero potrebbe chiarirsi. Non solo saranno esaminati i traffici telefonici e visionati eventuali sms, che potrebbero far capire che tipo di rapporto c’era fra i quattro studenti che condividevano la stessa stanza, ma si tratterà di un esame ancora più approfondito. In pratica, gli apparecchi telefonici saranno passati al setaccio controllando se ci siano stati accessi a Instagram, Facebook o ad altri social network a partire dalle ultime ore di vita di Jonathan fino al momento della morte e anche dopo. In pratica gli esperti potrebbero ricostruire la cronologia di quel che è accaduto e individuare gli eventuali protagonisti per accusarli o, viceversa scagionarli. Se si dovesse scoprire, infatti, che uno dei tre compagni, al momento della tragedia, era connesso ad Internet potrebbe suonare come una sua ipotetica estraneità alla morte di Jonathan. Insomma esami particolarissimi che potrebbero indirizzare da qui in poi l’andamento delle indagini. Un altro aspetto sotto la lente di ingrandimento degli investigatori è il coltello per cui Jonathan è morto. Un coltello speciale, a farfalla, tipico del Kali, un’ arte marziale tradizionale delle Filippine. Un’arma tanto suggestiva quanto pericolosa specie per chi non ne ha dimestichezza. Coltello (più esemplari) acquistati dagli studenti svizzeri proprio a Roma. La polizia ha già individuato il negozio il cui titolare non risulta indagato essendo l’oggetto in libera vendit a anche ai minori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA