Una pattuglia di carabinieri ha rischiato la vita intervenendo in tempo reale su una maxi rapina in un deposito di ”slot machine” a San Cesareo. Quattro banditi, armati fino ai denti, non hanno esitato ad aprire il fuoco contro i militari con il chiaro intento di ucciderli. I carabinieri hanno chiesto rinforzi e sono riusciti ad avere la meglio sui criminali. C’è stato un conflitto a fuoco senza precedenti nell’hinterland della Capitale. Alla fine due banditi romani sono rimasti feriti dai colpi da arma da fuoco. Un terzo è stato arrestato mentre il quarto è riuscito a fuggire nelle campagne ed è attualmente ricercato.
L’inferno di piombo si è registrato verso le 19, in via Iaconelli, a San Cesareo quando è entrata in azione una banda di rapinatori. Il piano era articolato: i banditi sono entrati nel capannone delle ”slot” e hanno messo a segno la maxi rapina, riempiendo un’auto di monete. Non si sono accorti però di due dipendenti nascosti, i quali hanno chiamato i carabinieri che sono intervenuti quando la banda era ancora in azione. A questo punto i criminali senza alcuna esitazione hanno aperto il fuoco contro i militari. Auto crivellate dai colpi, grida e spari. Poi dopo un breve inseguimento gli investigatori sono riusciti a rintracciare i banditi e a recuperare il denaro trafugato. I due malviventi feriti non sono gravi. Ora è caccia all’uomo per arrestare il quarto componente della banda. Oltre alla refurtiva sono state recuperate quattro pistole.