Roma, crolla il soffitto di un asilo a Monteverde: salvi 70 bambini

Roma, crolla il soffitto di un asilo a Monteverde: salvi 70 bambini
di Raffaele Nappi
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 08:32

«Per fortuna il soffitto è crollato di notte». Poteva consumarsi una tragedia all'asilo Freccia Azzurra di Monteverde Vecchio. Nella notte tra domenica e lunedì, per la seconda volta in quattro mesi, è venuto giù il controsoffitto all'interno della struttura. Il crollo è avvenuto in un'aula dell'asilo nido comunale di piazza Vincenzo Ceresi: la causa, forse, un'infiltrazione dovuta alla forte pioggia. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e una squadra dei vigili del fuoco che ha subito effettuato i rilievi. «A voce, e solo a voce, la struttura è stata dichiarata inagibile. Aspettiamo notizie ufficiali» racconta una mamma. Settanta bambini sono rimasti a casa, fino a data da destinarsi. In mattinata si è svolto l'incontro con la Commissione Scuola, presente anche l'assessore ai Lavori pubblici del XII Municipio, Valerio Andronico. I genitori, una trentina, hanno preteso tempi certi per la riapertura. Al momento, però, non essendoci il verbale dei vigili del fuoco, non si possono azzardare previsioni. Oggi alle 12 si farà il punto della situazione, con le risposte da parte del Municipio.

IL PRECEDENTE
Il crollo di domenica notte non è il primo del 2016. A maggio scorso l'asilo restò chiuso per due settimane, sempre per un pannello del controsoffitto penzoloni. I bimbi furono costretti a tornare in classe «tra un lampadario penzolante e le transenne», raccontano le mamme. In quel caso fu la preside a prendersi la responsabilità di far restare i bimbi. Ma la maggioranza dei genitori, impossibilitati ad assentarsi dal lavoro, rimase molto preoccupata. «Ci dissero che non c'erano fondi per la manutenzione. Poi chiusero un occhio e autorizzarono la riapertura con un collaudo all'italiana» si sfoga Lorenzo Onorati, uno dei papà dei piccoli.
«Oggi scopriamo che i lavori per mettere in sicurezza la struttura non sono mai stati fatti - aggiunge Stefania Papitto, rappresentante dei genitori - A maggio fu il preside a rassicurarci. Ma a quanto pare non è cambiato niente. E alcuni genitori testimoniano che questa situazione va avanti dal 2014». Il problema riguarda anche la sistemazione dei bambini. Trasferirli in un altro istituto, visto la loro tenera età (la maggioranza ha due anni) sembra impossibile. Ma si creerebbero problemi anche per le famiglie, costrette a spostarsi, e non di poco, per portare i figli in strutture anche molto lontane, vista l'estensione del XII Municipio. Gli altri nidi, poi, a inizio anno rischiano di essere già pieni, e la capienza non può essere aumentata da una settimana all'altra. Nell'incontro con la Commissione Scuola i genitori hanno chiesto di dividere i piccoli in 3 gruppi, in base all'età.

LA RABBIA
«L'inserimento a inizio anno è durato tre settimane - continua la rappresentante dei genitori - dobbiamo evitare ai bambini un altro choc. Dal Municipio hanno confermato che si attiveranno per capire se l'opzione è realizzabile. Ma soprattutto per dare tempistiche certe sul ritorno in funzione della struttura».
I genitori sono furiosi. «Il sentimento che ci accomuna in questo momento è la rabbia - dice Stefania Papitto - A maggio siamo stati costretti a rimanere a casa con i nostri figli per 10 giorni, senza alcun tipo di informazione fino a quando la struttura non è stata riaperta. La paura, oggi, è che si ripresenti la stessa situazione. Vogliamo tempi certi per il rientro, ma soprattutto più sicurezza. Solo oggi scopriamo che dopo 4 mesi non era stato fatto alcun tipo di lavoro per la messa in sicurezza del controsoffitto».