La vittima era stata collocata in un bed & breakfast nel quartiere Casilino, riceveva l'ordine dalle due aguzzine sul cellulare e doveva lasciare aperta la comunicazione per far ascoltare alle due sorelle quello che faceva mentre era con il cliente.
I soldi venivano ritirati da una delle due sfruttatrici a fine giornata. Gli investigatori del commissariato di Tivoli, per disarticolare l'organizzazione, si sono dovuti fingere clienti e seguendo le indicazioni sono arrivati fino alla porta della giovane prostituta. Bloccate le sorelle, gli agenti hanno preso sotto la loro custodia la sedicenne. Inaspettatamente gli investigatori, nel momento del blitz, hanno trovato, insieme alle aguzzine, la mamma della ragazzina. La donna, ignara di tutto, avendo avuto in patria delle avvisaglie, si era precipitata a Roma per capire cosa stesse succedendo alla figlia. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati i cellulari usati per ricevere le chiamate dei clienti, la carta di identità della ragazza, che le era stata sottratta fin dal suo arrivo in Italia, e un computer che era stato usato per inserire gli annunci in tre distinti siti di incontri. Nel pc ci sono anche dei file pornografici che sono ora al vaglio degli esperti della procura. Gli agenti del commissariato di Tivoli, insieme ai colleghi del commissariato Torpignattara, hanno portato la vittima e la mamma in una località protetta.
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