«È una nuova strada, quella del dialogo e dell'impegno - aggiunge - che vogliamo seguire nei cinque anni di governo che ci aspettano, perché è quello che dovrebbe fare qualsiasi amministrazione quando ci si confronta con i diritti dei lavoratori e quando di mezzo c'è la qualità di un servizio essenziale, come il tpl. In questo senso, il differimento dello sciopero previsto per il 26 luglio non solo è una buona notizia per tutti i romani, ma uno segno tangibile della volontà, di tutti, di voler cambiare davvero le cose. Noi ci siamo».
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