Quando lo ha visto in compagnia della sua ex fidanzata, è andato fuori di testa. Ha tirato fuori un coltello e, gonfio d'alcol, ha infilzato il suo rivale in amore sotto gli occhi della gente atterrita. In manette è finito un ragazzo di 21 anni nato e cresciuto a Roma. Nella mattinata di ieri, coordinati dal dirigente Francesco Zerilli, gli agenti del commissariato Esposizione hanno arrestato il giovane con l'accusa di tentato omicidio.
Vittima dell'aggressione, di natura passionale, è un suo coetaneo, Simone Gorini, di 25 anni, trasportato d'urgenza all'ospedale Sant'Eugenio, dove è giunto in condizioni disperate. Nonostante le ferite al fianco e al torace siano profonde, i medici sono sembrati ottimisti. Tutto si è consumato a tarda notte, in piazza Guglielmo Marconi, all'Eur, davanti alla discoteca Room 26, tra i locali più gettonati dal popolo della movida. Il caso è stato affidato agli agenti del commissariato Esposizione. Raccolte le testimonianze dei presenti, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica e decifrare il movente.

LA LITE NELLE IMMAGINI
Determinanti si sono rivelati i filmati estrapolati dall'impianto di videosorveglianza. Visionando le immagini, gli agenti hanno trovato i riscontri che cercavano. L'aggressore è stato subito fermato e portato in questura per essere sentito. Poi, in mattinata, per lui sono scattate le manette. Ha colpito il rivale per ben tre volte, lasciandolo agonizzante a terra. «Vittima e carnefice hanno spiegato gli investigatori si contendono da tempo una ragazza».

IL PRECEDENTE
Lo scorso 28 febbraio, dopo essere stato picchiato selvaggiamente da uno dei buttafuori della discoteca Room 26, un pregiudicato di una famiglia rom aveva sparato all'impazzata davanti al locale, seminando il panico. Undici i colpi esplosi, quattro clienti sono rimasti feriti. Chi ha sparato, poche ore prima, era stato cacciato dal disco pub. Giusto il tempo di armarsi, l'uomo è tornato e ha aperto il fuoco. Gli agenti della Squadra mobile sono risaliti a lui grazie alle testimonianze delle persone presenti all'interno del locale e ai filmati delle telecamere installate in zona. «Poteva consumarsi una strage ha riferito uno dei presenti io e la mia fidanzata abbiamo trovato riparo dietro un'auto, alcuni sono stati colpiti per caso da proiettili vaganti. Prostituzione, alcol e droga, questo quartiere è oramai una polveriera».