Roma, sfila la pistola a un poliziotto: rom evade dall'ufficio immigrazione

Roma, sfila la pistola a un poliziotto: rom evade dall'ufficio immigrazione
di Marco De Risi
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Giovedì 28 Aprile 2016, 08:21

E' riuscito a fuggire dall'Ufficio immigrazione della Questura. Un nomade ha morso un agente e lo ha rapinato della pistola d'ordinanza estraendola dalla fondina. Così ha tenuto sotto tiro i due poliziotti che dovevano controllarlo fino a quando non ha scavalcato un muro di cinta ed è fuggito. L'evasione è avvenuta martedì pomeriggio nella caserma di via Teofilo Patini, a Tor Sapienza. Il ricercato è un romeno, un nomade sui trent'anni, che è riuscito a far perdere le tracce.
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, quando una pattuglia della polizia, in periferia Est, ha fermato un uomo che riteneva potesse essere un malvivente. L'intuito degli agenti è stato premiato: l'uomo, infatti, è risultato essere uno zingaro ricercato in Francia per una lunga sfilza di reati contro il patrimonio. Per lui sono scattate le manette ed è iniziata la trafila che riguarda tutti gli stranieri che compiono reati in città e una pattuglia lo ha portato all'Ufficio immigrazione della Questura. Una caserma vera e propria: filo spinato, porte rinforzate, grate alle finestre. Il nomade sarebbe dovuto andare al reparto di polizia scientifica per essere fotosegnalato e per questo gli sono state tolte le manette. Con una mossa fulminea, però, ha dato un morso a una gamba di un agente e contemporaneamente ha estratto dalla fondina la pistola del secondo agente. Così in pochi secondi, impugnando una pistola calibro 9, ha potuto fare quello che voleva e, minacciando gli agenti con l'arma ha raggiunto un muro e, dopo averlo scavalcato, è sparito in un tratto di campagna vicino al tratto della A24.
 
LE RICERCHE
Decine di agenti si sono messi a cercare il fuggitivo nel quartiere e nella ricerca sono stati impiegati anche uomini della Squadra mobile. Intanto la caccia all'uomo ha permesso alla polizia di recuperare la pistola rapinata all'agente. Una notizia positiva, secondo gli inquirenti, quella del ritrovamento dell'arma, che in qualche modo tranquillizza chi indaga.
Non è escluso che il fuggitivo possa avere le ore contate. Gli investigatori sanno molte cose di lui, avendolo identificato durante le fasi dell'arresto, e comunque gli è stata scattata una foto prima che fuggisse. In considerazione di questo, potrebbe essere lo stesso ricercato a decidere di costituirsi, contando su un'attenuante della pena. Qualora venga rintracciato e arrestato, dovrà rispondere di lesioni a pubblico ufficiale, rapina, detenzione illegale di arma. Il fuggitivo ha sfruttato un attimo di disattenzione degli agenti in un ufficio che vede passare decine di stranieri al giorno. Una lunga trafila, per ogni arrestato, che può aver avvantaggiato il fuggiasco permettendogli di agire di sorpresa.
 
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