Roma, rogo a Salone con i rottami di un'auto della polizia

Roma, rogo a Salone con i rottami di un'auto della polizia
di Alessia Marani
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Domenica 29 Novembre 2015, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 09:42


Pezzi di carrozzeria di una volante della polizia, uno sportello, un cofano, che spuntano fuori all'improvviso tra la montagna di rottami accatastati e dati alle fiamme in un campo rom della Capitale. È successo l'altra sera nell'area attrezzata di Salone, estrema periferia Est. È venerdì, i vigili del fuoco vengono chiamati per l'ennesimo rogo segnalato lungo la via interna che costeggia la recinzione del campo. Una stradina sterrata costellata di buche e, soprattutto, ai cui lati sono ammucchiati rifiuti d'ogni genere, specialmente vecchia ferraglia a cui, periodicamente vengono appiccate le fiamme. Lì vicino ci giocano anche i bambini, con il pallone, con i ferri vecchi.

SASSAIOLE

Un intervento di routine, venerdì, per vigili del fuoco e forze dell'ordine che cercano di arrivare sempre insieme per evitare sassaiole contro i pompieri all'opera, come già avvenuto in passato, con tanto di operatori feriti e finiti in pronto soccorso.



LA PANTERA

Ma mentre vengono spente le cataste di immondizia che hanno preso fuoco ecco che i colori bianchi e azzurri della polizia attirano gli sguardi. Sui pezzi di una fiancata spicca l'effige della pantera della squadra volanti. L'indomita è finita là, in mezzo ai rifiuti del campo rom.I pezzi erano assemblati ad altri di auto civili, probabilmente recuperati qua e là tra le carrozzerie e gli sfasci della zona, messi insieme come a comporre la scocca di una vera automobile. C'era il volante e fino al pomeriggio ci avevano giocato i bimbi del campo rom, simulando la guida di un'automobile come fossero i grandi, come fossero anche poliziotti. Sul cofano pare ci facessero lo scivolo.



«Non montiamo un caso che non esiste - assicura la Questura - quei pezzi appartenevano a un'auto vecchia di almeno 10, 15 anni. Ed esiste una procedura ufficiale per cui possono essere smaltiti regolarmente negli sfasci. E quindi anche essere venduti successivamente. Non può essere, invece, che pezzi ai auto in servizio finiscano chissà dove, sono costantemente monitorati».



IL PRECEDENTE

In molti ricorderanno il video choc postato su Facebook a febbraio da un ragazzo rom del campo della Massimina, sull'Aurelia. Si vedevano un uomo al volante e una donna accanto, poi tre bambini seduti dietro. Sfrecciavano su una strada vicino al campo, tra alcuni uomini col fratino fluorescente e dei birilli. Poco distante una bisarca con sopra altre auto che sembravano della polizia. La Questura, subito dopo, risalì a quanto era accaduto. C'erano delle auto di scena in zona per un film.



I nomadi erano riusciti a strappare il “permesso” di poter salire su una per fare “un giro”. Una leggerezza costata cara a un'agenzia di Cinecittà che aveva in custodia le vetture, per tutto simili a quelle utilizzate dagli agenti nella realtà quotidiana. Tanto da beccarsi una denuncia penale. Che Salone sia una sorta di discarica a cielo aperto non è certo una novità. Tempo fa la Procura ha sigillato un'intera area, attigua alla stradina dei rifiuti, completamente ricoperta da immondizie di ogni genere.