Roma, una Regina al Foro di Cesare: Margherita II di Danimarca accolta dalla sindaca Raggi

(Cecilia Fabiano/Ag.Toiati)
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Giovedì 26 Ottobre 2017, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 18:47

La Regina di Danimarca, Margherita II, ha visitato l'area archeologica del Foro di Cesare, a Roma. L'occasione è l'inaugurazione della campagna di scavi finanziata dalla fondazione Carlsberg di Copenhagen con 1,5 milioni di euro.

«Essere qui oggi significa qualcosa soprattutto per chi condurrà lo scavo. Mi piace molto l'archeologia perchè può insegnare come vivere oggi in relazione a come si viveva nel passato», ha commentato la Regina congedandosi dai cronisti. «Benvenuta a Roma Sua Maestà - ha detto Raggi - siamo felici di accoglierla nel cuore della Capitale d'Italia che custodisce un patrimonio e una bellezza che l'hanno resa famosa nel mondo. Un patrimonio culturale - ha aggiunto - immenso e inestimabile, verso cui lei mostra tanto amore e attenzione. Oggi per Roma è un giorno speciale, rendiamo visibile al mondo un atto di mecenatismo che consentirà l'ampliamento dell'area del foro di Cesare».

 

 

Un atto di mecenatismo nato dalla convenzione, siglata lo scorso marzo, tra la sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali e l'Accademia di Danimarca. «Un gesto bellissimo che sottolinea l'attenzione verso Roma e la sua storia» - ha sottolineato Raggi. «Tutto questo, all'interno del percorso di risistemazione dell'area del foro romano, è importante non solo per la città ma per il mondo, perchè Roma è patrimonio dell'umanità», ha proseguito la sindaca per poi spiegare che «sentiamo la responsabilità di accogliere milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, per vedere un patrimonio unico ed eccezionale. Ci adopereremo per rendere Roma più vivibile e accessibile a tutti».

Sebbene sia il più antico dei Fori Imperiali e contiguo al celebre Foro Romano, il Foro di Cesare non è mai stato interamente scavato. La probabilità che durante i lavori vengano alla luce scoperte interessanti è perciò molto elevata: l'obiettivo è far riemergere il Foro nella sua interezza, mentre oggi un quinto è ancora sommerso.

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