Ieri, lo stesso copione, ma nel tabacchi di via Amico Aspertini che è ad alcune decine di metri dal posto della prima rapina. Anche in questo caso il malvivente ha estratto una pistola automatica e, minacciando di morte il titolare, si è fatto consegnare l'incasso. All'interno, durante il colpo, c'erano due clienti che hanno assistito spaventati e impotenti ai soprusi del bandito. Anche in questo caso è fuggito a piedi. Secondo le testimonianze si tratterebbe di un uomo sui cinquant'anni e che parla un marcato dialetto romanesco. Agendo con il volto coperto non è facile identificarlo. La polizia sta verificando anche la posizione di alcuni pregiudicati usciti da poco dal carcere. Non è escluso che il bandito sia fra loro e che stia agendo per mancanza di soldi o per rientrare nel giro. Non sarebbe la prima volta infatti che a Roma si verificano rapine finite anche nel sangue ad opera di criminali che sono da poco usciti da galera e che ritornano a fare quello che hanno sempre fatto: le rapine.
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