Roma, nuova rapina in via dei Colli Portuensi: due negozi svaligiati

Roma, nuova rapina in via dei Colli Portuensi: due negozi svaligiati
di Adelaide Pierucci
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 09:32


Non solo picconi. La banda del buco stavolta ha usato il martello pneumatico. E per svaligiare due negozi in via dei Colli Portuensi ha sfondato una parete di sessanta centimetri. Col conforto a fine lavoro, dopo aver rubato attrezzature e incassi nel primo e centinaia di telefonini nell'altro, di una vaschetta di gelato. Nel quartiere ormai serpeggia la paura tra i commercianti: si raccolgono le firme per chiedere più telecamere al Campidoglio, ma anche in Procura per lanciare l'allarme sicurezza.

Pistole spianate in un bar e in un ristorante, in paninoteca e farmacia, raffica di furti pure nelle case, negozi sfondati. Sono giorni di paura. Quando il titolare della gelateria Otaleg lunedì mattina alle cinque ha sollevato la serranda si è ritrovato una scena da terremoto. I banditi avevano agito su tre fronti: divelto la porta di ferro sul retro, provato a trapanare una prima parete che però si è rilevata di cemento armato, e poi sfondato un muro di 60 centimetri per crearsi un varco col negozio della Tre a fianco, il cui magazzino è stato svuotato con danni da decine di migliaia di euro.

Marco Radicioni, il gelataio, ha dovuto lavorare una giornata per rimuovere calcinacci, far tamponare i buchi, risistemare gli arredi. «Siamo sotto attacco, come negli anni Settanta. Fanno anche rapine a mano armata - bande di professionisti hanno messo gli occhi sulla zona». Nessuno ha sentito il trambusto, nessuno ha chiamato le forze di polizia. La scientifica è intervenuta solo al mattino quando è stata fatta la scoperta. «Vorremmo più impianti di videosorveglianza, anche per aiutare poliziotti e carabinieri», dice il titolare di un negozio di abbigliamento. In mattinata Carmine Di Pietro, presidente dell'associazione Roma tutela Roma con base in zona, presenterà un esposto a palazzo di giustizia con decine di firme di commercianti. «La cittadinanza ormai ha paura - spiega - e visto che le rapine vengono consumate tanto rapidamente da vanificare il più sollecito intervento delle forze dell'ordine, chiediamo sistemi di videorveglianza».

 

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