Secondo gli elementi di colpevolezza raccolti durante l’indagine lampo dei Carabinieri, la donna ha visto la 15enne nell’androne di un palazzo in via Principe Eugenio, l’ha seguita fino alla cabina dell’ascensore e, sotto la minaccia di un collo di una bottiglia rotta, si è fatta consegnare lo smartphone, riuscendo a far perdere le proprie tracce. La 27enne, intercettata in via Giolitti è stata subito bloccata dai Carabinieri ed ora si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA