Roma, i venditori di souvenir in piazza contro il Comune: «Non può cacciarci dal centro»

Roma, i venditori di souvenir in piazza contro il Comune: «Non può cacciarci dal centro»
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Mercoledì 24 Settembre 2014, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 14:25

Marino vuole cacciarci dal centro ma noi qui ci lavoriamo. La protesta degli urtisti, ovvero i venditori ambulanti di souvenir a Roma, arriva a Piazza di Spagna, una delle piazze dalla quale dovrebbero allontanarsi secondo l'accordo tra Comune di Roma e Mibact.

Il sit-in «Noi non siamo un ostacolo al decoro», «150 anni di storia non si cancellano cosi»: questo recitano i cartelli che espongono un centinaio di venditori ambulanti di souvenir a Roma che stanno manifestando a Piazza di Spagna. Poche settimane fa il tavolo tecnico tra Campidoglio e Ministero ha dichiarato incompatibili la collocazione di 43 urtisti (ovvero i banchetti di venditori di souvenir), 22 posizioni dove ruotano circa 70 camion bar e 11 fiorai con tutta l'area archeologica centrale che comprende i Fori, Colosseo, Piazza Venezia, Tridente, PIazza di Spagna e Trinità dei Monti, Circo Massimo.

Il Pd apre «Abbiamo a cuore le ragioni dei commercianti di strada noti come urtisti e non li lasceremo soli, perché loro non c'entrano con i problemi di decoro della città e con il giusto impegno che il sindaco Marino e l'assessore Leonori stanno mettendo nel liberare Roma dalle briglie e dalle incrostazioni di un vecchio sistema. Confidiamo nella capacità della politica per trovare una soluzione che renda giustizia, persegua l'importante obiettivo della delibera ma tenga conto delle differenze qualitative, quantitative e sostanziali che vanno sollevate per restituire giustizia tra chi lavora nella città e per la città da più di 150 anni e in condizioni . Per questo motivo accogliamo con piacere la notizia della convocazione dei rappresentanti degli Urtisti in campidoglio il prossimo 29 settembre». Lo dichiara, in una nota, il presidente del Pd di Roma, Tommaso Giuntella.

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