I professori, martedì pomeriggio, sono entrati da Coin a Cincecittà Due e si sono subito messi all'opera. Con un attrezzo hanno tolto le placche a diversi vestiti. Addirittura la donna ha indossato un capo d'abbigliamento rubato poco prima. È stato il personale di sorveglianza a cogliere gli insegnanti sul fatto. Giacomo Cucinotta e Giorgia Tinozzi sono stati sorpresi con la roba rubata. Non solo: nella loro auto è stata sequestrata altra refurtiva sempre rubata da ”Coin”.
«Una condotta - si lascia sfuggire un investigatore - che lascia pochi dubbi. I due giovani rubavano con metodo, non certo per bisogno». Gli insegnanti sono stati portati alla caserma della compagnia Casilina dove i militari hanno avvisato il magistrato di turno.
IL PIANO
Non si trattava di ladri occasionali ma di saccheggiatori che hanno usato un piano e strumenti da scasso. La coppia non ha detto nulla davanti ai carabinieri. L'uomo e la donna sono stati, quindi, tratti in arresto con l'accusa di furto aggravato ed hanno passato la notte in caserma. Ieri mattina presto, sono sfilati davanti il giudice per la ”direttissima” al tribunale di piazzale Clodio. Sono incensurati, per loro si tratta del primo reato e per questo il giudice ha convalidato l'arresto dei carabinieri ma ha scarcerato la coppia in attesa del processo. Ecco che i due insegnanti si sono comportati come se non fosse accaduto nulla. Ieri mattina, si sono presentati a scuola come sempre. Ed il preside non sapeva ancora che gli insegnanti sono anche dei ladri. Presto i carabinieri manderanno una segnalazione al Ministero della Pubblica Istruzione che prenderà gli adeguati provvedimenti.
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