Roma, il cantante Morrissey: «Minacciato da un poliziotto». Gli agenti: «In auto contromano in via del Corso affollata»

Roma, il cantante Morrissey: «Minacciato da un poliziotto». Gli agenti: «In auto contromano in via del Corso affollata»
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Giovedì 6 Luglio 2017, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 01:16
Sostiene di aver vissuto una brutta avventura l'ex cantante degli Smiths, Steven Patrick Morrissey, durante una visita al centro di Roma. Secondo quanto riporta il fotografo Sam Esty Rainer, che era con il musicista in via del Corso, un poliziotto, di cui allega la foto e il numero di targa della moto, avrebbe letteralmente terrorizzato il cantante. «Gli ha chiesto i documenti, ma Morrissey non li aveva. A quel punto il poliziotto ha urlato "So chi sei" e si è messo a urlare tanto che centinaia di persone si sono fermate a guardare. Per tutto il tempo il poliziotto ha tenuto in mano la pistola. Dopo 35 minuti Morrissey si è allontanato».

Secondo parole del cantante riportate su Rockol.it e Repubblica: «Penso che mi avesse riconosciuto e volesse spaventarmi. State attenti a questo agente aggressivo. Potrebbe uccidervi». Su Facebook intanto si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà dei fan al cantante.

Di tutt'altro tenore la successiva precisazione della polizia. Nel corso di controlli antiterrorismo, è scritto in una nota, un'autovettura, percorrendo via della Frezza contromano, nel tardo pomeriggio di martedì, è arrivata a tutta velocità in una via del Corso affollata per lo shopping dei saldi .

Gli agenti in motocicletta della Polizia di Stato,  le “Nibbio” del reparto volanti, di pattuglia nel centro storico per gli ormai consueti controlli, hanno fermato la vettura e tantato di identificare le due persone a bordo.
Dopo le prime verifiche, i poliziotti hanno multato l’autista, il quale ha ammesso le proprie responsabilità in relazione agli articoli del codice della strada violati.

L’altra persona invece, ha mantenuto sin da subito un atteggiamento di non collaborazione: cittadino inglese, ha insistito nel dire di non avere l’obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti in quanto non aveva commesso alcun reato, stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto. Dopo varie insistenze gli agenti, che parlano inglese, hanno permesso per ben due volte alla persona di effettuare telefonate in albergo facendosi poi passare il personale dell'accoglienza dell'hotel.  I poliziotti apprendevano così l'identità dell'uomo potendo effettuare ulteriori accertamenti anche in assenza di documenti. Durante questi controlli l’artista, infastidito, ha scattato foto al poliziotto minacciando «lei diverrà famoso».  
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