LA SORPRESA
In ogni caso, anche se i cittadini sarebbero interessati ad altro, la disputa si è sviluppata intorno al modo di indossare il nuovo capo d'abbigliamento: gli stivali andrebbero sotto le gonne che, a quanto pare, non sono più annoverate nel guardaroba delle signore della Municipale (se non per rappresentanza) da molto tempo. Ancora: perché, essendo pesanti, arrivano in primavera quando si va ormai incontro all'estate? Della vicenda si sono occupati persino i sindacati: «Per noi - spiega Elisabetta Daidone, segretario aggiunto del Sulpl - è stata una sorpresa inaspettata: nemmeno la Commissione Vestiario, che non si riunisce da tre anni, è stata informata dell'acquisto». Un'altra spesa pazza, come quelle documentate qualche mese fa dal Messaggero. Il dibattito, però, continua: secondo il comando gli stivali vanno bene anche sotto ai pantaloni, per le vigilesse «il modello simil-cavallerizza non è adatto alle nostre divise».
L'AFFARE
Sulle pagine social dei caschi bianchi capitolini l'ironia si spreca. C'è chi dice che gli stivali vanno bene per i servizi tappabuche quando anche le vigilesse sono costrette a gettare sacchetti di catrame sulle voragini per andare in soccorso ad automobilisti e pedoni in difficoltà. Chi sconsolato constata che, usando espressioni del mondo della moda, «andiamo sempre in controtendenza» e chi se la prende con la (incolpevole) commissione vestiario. «Dal momento che ne sono in distribuzione quasi 1800 vorremmo anche saperne i costi», insistono i sindacalisti.
MADE IN CHINA
Nel 2015 il Comando finì già nella bufera per le divise in dotazione al Gpit, il tuttofare Gruppo pronto intervento traffico. Alcuni vigili abituati a verificare merce taroccata denunciarono che sui giubbetti vi era il marchio Ce contraffatto, ipotizzando che le divise fossero Made in China. Uno di loro fu allontanato momentaneamente dal servizio e gli è stata tolta la pistola d'ordinanza. «La Procura ha successivamente archiviato», minimizzano dal Corpo.
A proposito delle calzature per le colleghe, il neo-comandante Diego Porta si difende: «Gli stivali ordinati dagli uffici sono 1770, compresa una percentuale su misura per chi ne avesse bisogno e sono annoverati nel regolamento» e che «le stesse vigilesse avevano chiesto di potere avere delle scarpe invernali alternative all'attuale mocassino in dotazione più leggero». Porta precisa che «arriveranno altre gonne nel vestiario» e che «gli stivali, disponibili dalla misura 36 alla 42, possono essere indossati anche sotto i pantaloni», dicendosi comunque aperto a un confronto «su ciò che sia più funzionale», annunciando un «riordino della commissione vestiario». Vigili e vigilesse più eleganti e meglio equipaggiati, certo. Ma i cittadini li vorrebbero anche più presenti in strada, stivali o non stivali.