Roma, scarpe-gate nella polizia municipale: i capricci delle vigilesse per gli stivali nuovi

Roma, scarpe-gate nella polizia municipale: i capricci delle vigilesse per gli stivali nuovi
di Alessia Marani
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Mercoledì 8 Marzo 2017, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 11:52
Il regalo per la Festa della donna alle vigilesse del Comando di Roma Capitale è arrivato puntuale, e che non si dica che l'amministrazione capitolina alle sue dipendenti non ci pensa. Ecco allora per loro non un mazzo di mimose, ma addirittura un bel paio di stivali in pelle scura e nuovi di zecca da indossare. Sì, ma come? E, soprattutto, sotto quale divisa? Se lo stanno chiedendo da lunedì le donne del Corpo, a mano a mano che, a gruppetti di due, tre alla volta, si stanno recando dai vari comandi disseminati per la città alla sede principale per ritirare il singolare dono. A molte, però, non gradito. L'argomento ormai la fa da padrone tra una multa staccata e un caffè al bar prima di iniziare il turno: «Ma hai visto quanto sono strani? Ma chi li ha chiesti?». «Sotto la gonna? Ma sai che freddo d'inverno con le calze, non scherziamo, impensabile metterli». Un pasticciaccio mentre Roma affoga in disagi e disservizi e oggi mezza città sarà paralizzata dallo sciopero dei trasporti e degli uffici pubblici. Ma tant'è: di questo, ieri, si parlava a piazza della Consolazione.

LA SORPRESA
In ogni caso, anche se i cittadini sarebbero interessati ad altro, la disputa si è sviluppata intorno al modo di indossare il nuovo capo d'abbigliamento: gli stivali andrebbero sotto le gonne che, a quanto pare, non sono più annoverate nel guardaroba delle signore della Municipale (se non per rappresentanza) da molto tempo. Ancora: perché, essendo pesanti, arrivano in primavera quando si va ormai incontro all'estate? Della vicenda si sono occupati persino i sindacati: «Per noi - spiega Elisabetta Daidone, segretario aggiunto del Sulpl - è stata una sorpresa inaspettata: nemmeno la Commissione Vestiario, che non si riunisce da tre anni, è stata informata dell'acquisto». Un'altra spesa pazza, come quelle documentate qualche mese fa dal Messaggero. Il dibattito, però, continua: secondo il comando gli stivali vanno bene anche sotto ai pantaloni, per le vigilesse «il modello simil-cavallerizza non è adatto alle nostre divise».

L'AFFARE
Sulle pagine social dei caschi bianchi capitolini l'ironia si spreca. C'è chi dice che gli stivali vanno bene per i servizi tappabuche quando anche le vigilesse sono costrette a gettare sacchetti di catrame sulle voragini per andare in soccorso ad automobilisti e pedoni in difficoltà. Chi sconsolato constata che, usando espressioni del mondo della moda, «andiamo sempre in controtendenza» e chi se la prende con la (incolpevole) commissione vestiario. «Dal momento che ne sono in distribuzione quasi 1800 vorremmo anche saperne i costi», insistono i sindacalisti.

MADE IN CHINA
Nel 2015 il Comando finì già nella bufera per le divise in dotazione al Gpit, il tuttofare Gruppo pronto intervento traffico. Alcuni vigili abituati a verificare merce taroccata denunciarono che sui giubbetti vi era il marchio Ce contraffatto, ipotizzando che le divise fossero Made in China. Uno di loro fu allontanato momentaneamente dal servizio e gli è stata tolta la pistola d'ordinanza. «La Procura ha successivamente archiviato», minimizzano dal Corpo.
A proposito delle calzature per le colleghe, il neo-comandante Diego Porta si difende: «Gli stivali ordinati dagli uffici sono 1770, compresa una percentuale su misura per chi ne avesse bisogno e sono annoverati nel regolamento» e che «le stesse vigilesse avevano chiesto di potere avere delle scarpe invernali alternative all'attuale mocassino in dotazione più leggero». Porta precisa che «arriveranno altre gonne nel vestiario» e che «gli stivali, disponibili dalla misura 36 alla 42, possono essere indossati anche sotto i pantaloni», dicendosi comunque aperto a un confronto «su ciò che sia più funzionale», annunciando un «riordino della commissione vestiario». Vigili e vigilesse più eleganti e meglio equipaggiati, certo. Ma i cittadini li vorrebbero anche più presenti in strada, stivali o non stivali.