Aggredì gli agenti in piazza Trilussa, il pittore di Trastevere rischia il processo

Aggredì gli agenti in piazza Trilussa, il pittore di Trastevere rischia il processo
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Martedì 24 Aprile 2018, 14:05
Aggredì gli agenti in piazza Trilussa e ora il pittore di Trastevere rischia il processo. I suoi dipinti sono stati esposti in mostre internazionali ma oggi Felix Semyonov, 67 anni, nato a Lvov in Ucraina, con passaporto americano ma da anni residente a Roma, fa parlare di sé per una vicenda giudiziaria per la quale rischia di finire sotto processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il 5 ottobre 2016, nel cuore di Trastevere, il pittore, in evidente stato confusionale, ha cominciato a lanciare oggetti contro i passanti gridando, tanto da allarmare il personale del 118 che era in zona, che ha allertato le forze dell'ordine. Semyonov ha rifiutato ogni tipo di collaborazione e ha cominciato ad insultare gli agenti.

L'uomo, che vive a Roma dal 1982 e ha il suo studio proprio a Trastevere, ad un tratto «ha impugnato un pezzo di ferro e lo ha scagliato - è detto nel verbale della polizia - contro un ragazzo senza, fortunatamente, procurargli ferite».
A questo punto gli agenti sono intervenuti per tentare di bloccare il pittore che, per tutta risposta, li ha colpiti con «calci, gomitate e spallate». Un vero e proprio raptus di violenza che è stato sedato solo grazie ad un trattamento sanitario obbligatorio. Per lui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio: l'udienza davanti al gip è stata fissata al prossimo 7 giugno. Il pittore ha annunciato di volere essere giudicato con il rito abbreviato e il suo difensore,l'avvocato Emiliano Fasulo, chiederà il proscioglimento per incapacità di intendere e di volere.
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