L'uomo, che vive a Roma dal 1982 e ha il suo studio proprio a Trastevere, ad un tratto «ha impugnato un pezzo di ferro e lo ha scagliato - è detto nel verbale della polizia - contro un ragazzo senza, fortunatamente, procurargli ferite».
A questo punto gli agenti sono intervenuti per tentare di bloccare il pittore che, per tutta risposta, li ha colpiti con «calci, gomitate e spallate». Un vero e proprio raptus di violenza che è stato sedato solo grazie ad un trattamento sanitario obbligatorio. Per lui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio: l'udienza davanti al gip è stata fissata al prossimo 7 giugno. Il pittore ha annunciato di volere essere giudicato con il rito abbreviato e il suo difensore,l'avvocato Emiliano Fasulo, chiederà il proscioglimento per incapacità di intendere e di volere.
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