Piazza Navona, lunedì comitato sicurezza: nodo costi del piano

Piazza Navona, lunedì comitato sicurezza: nodo costi del piano
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Domenica 10 Dicembre 2017, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 15:13

Si riunirà domani a mezzogiorno il comitato per l'ordine e la sicurezza di Roma. Durante l'incontro, nella sede della Prefettura a Palazzo Valentini si discuterà in generale del piano sicurezza a Roma per le festività natalizie ed in particolare del piano per la festa della Befana a piazza Navona. L'avvio della tradizionale manifestazione nel centro di Roma era fissato inizialmente per il 2 dicembre, ma continua a slittare. Tra le incognite ci sono proprio i costi per la sicurezza che sono a carico degli operatori e che da loro sono considerati troppo onerosi.

«Gli operatori devono scegliere se accettare il piano sicurezza o meno - taglia corto il presidente della commissione Commercio Andrea Coia (M5S) interpellato dall'Ansa -. Quest'anno i costi sono aumentati rispetto allo scorso anno di 200-300 mila euro, per via della sicurezza e dell'antiterrorismo. È una conseguenza della circolare Gabrielli di quest'estate. Se la Festa della Befana rischia di saltare? Sarebbe una loro scelta (degli operatori, ndr) - risponde Coia -, in caso si opterebbe per una festa ridotta, magari coinvolgendo delle onlus...».

A fine novembre il Campidoglio ha pubblicato le graduatorie finali degli avvisi pubblici per la Festa della Befana di Piazza Navona, il cui esito ha sollevato un vespaio di polemiche, con critiche al Campidoglio a 5 Stelle arrivate in particolare dal Pd: nel mirino la presenza in forze dei Tredicine, nota famiglia di venditori ambulanti della capitale, tra i vincitori del bando.

Questa stessa circostanza, una decina di giorni fa, ha generato scintille anche in Campidoglio, con l'assessore al Commercio Adriano Meloni che prima (durante un colloquio con una giornalista) ha puntato il dito contro il pentastellato Coia e poi, strigliato dalla sindaca Virginia Raggi, gli ha chiesto scusa mettendo per iscritto che «non c'è alcun legame tra il M5S e la famiglia Tredicine, meno che mai in merito all'organizzazione della Festa della Befana». Da allora, nonostante il refrain del Campidoglio sia 'l'assessore non è in bilicò, si è creata una crepa con la maggioranza e hanno iniziato a circolare voci di un addio 'soft' di Meloni a inizi 2018.

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