Roma, paura in Corso Vittorio, studentessa denuncia: «Aggredita in un vicolo»

Roma, paura in Corso Vittorio, studentessa denuncia: «Aggredita in un vicolo»
di Marco De Risi
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Lunedì 14 Agosto 2017, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 17:17

Una studentessa straniera di 19 anni ha subito un tentativo di stupro in pieno Centro storico. Era notte quando la ragazza, un'australiana, è stata aggredita da uno sconosciuto che l'ha afferrata con violenza. La vittima è riuscita a gridare e a divincolarsi facendo così desistere lo stupratore che si è dato alla fuga. È successo alle tre di notte su Corso Vittorio Emanuele. Sono stati alcuni passanti a chiamare i soccorsi e, quando il personale di un'ambulanza del 118 è arrivato sul posto ha trovato la giovane impaurita e tremante, con la maglietta strappata dall'uomo.

Sull'aggressione a sfondo sessuale indaga la polizia. Un caso complicato, gli agenti non avrebbero elementi a sufficienza: troppo breve il contatto fra la vittima e lo stupratore. La ragazza è stata portata all'ospedale Santo Spirito dove i medici hanno confermato che la studentessa ha subito un tentativo di stupro: presenta ecchimosi e lividi sulle cosce e sui fianchi. La diciannovenne è ospite di una famiglia romana per una vacanza studio. Resterà ancora pochi giorni nella Capitale. Un'altra australiana, una modella di 49 anni, venne picchiata, rapinata e violentata a Roma nell'ottobre scorso. Il presunto violentatore, un romeno, arrestato.

IL RACCONTO
«E' tutto avvenuto in modo così veloce - ha detto in lacrime la vittima agli inquirenti -, ero in Centro con alcuni amici ma li ho persi di vista e mi sono ritrovata sola. Quel tizio è sbucato da un punto buio e ha cercato di trascinarmi in un vicolo. Mi palpeggiava ovunque, mi stringeva e cercava di strapparmi i vestiti di dosso».

La studentessa ha raccontato agli investigatori che lo stupratore si sarebbe espresso in inglese ma che potrebbe anche essere italiano così come di altre etnie: in quei momenti drammatici del tentato stupro non ha avuto la lucidità di ricordarsi le caratteristiche somatiche dell'individuo. Intanto, gli agenti hanno effettuato un sopralluogo dove si è verificata l'aggressione e hanno scoperto che poco distante c'è un locale al pianterreno sfitto. È probabile che il maniaco volesse trascinare la ragazza proprio fra quelle mura.

LE IMPRONTE
La polizia non sta lasciando nulla di intentato. Sono state prelevate le immagini di una serie di telecamere della zona. Potrebbero rivelarsi fondamentali per arrivare all'aggressore. Così come gli agenti stanno scandagliando i nomi di persone con precedenti specifici per vedere se il maniaco possa trovarsi fra loro. A notte fonda è intervenuta anche la polizia scientifica per un ulteriore sopralluogo. Sono state repertate alcune bottiglie di birra con delle impronte. Forse del fuggitivo. Alla ragazza australiana sono state fatte vedere alcune foto segnaletiche ma senza alcun risultato.

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