Roma, armato di coltello irrompe in un palazzo e semina il panico: «Barricati in casa, era una bestia»

Roma, armato di coltello irrompe in un palazzo e semina il panico: «Barricati in casa, era una bestia»
di Marco De Risi
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Martedì 9 Gennaio 2018, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 14:39
Un palazzo al Collatino in ostaggio di un violento che ha cercato in tutti i modi di fare del male alla sua ex compagna e anche ai figli piccoli. Lui è un romano di 40 anni: armato di un coltello, ha spaccato il portone dello stabile e poi ha cercato di rompere la serratura dell'abitazione della ex. La donna si è barricata dentro usando del mobilio per bloccare la porta, mentre i bambini si sono messi a piangere e a tremare dalla paura a causa del comportamento del padre. Se non fosse intervenuta una pattuglia della polizia l'uomo sarebbe riuscito ad entrare nell'abitazione con conseguenze molto probabilmente drammatiche.

L'INTERVENTO
Le scene di disperazione e violenza si sono registrate ieri mattina alle 10, in uno stabile di via Giovanni Battista Valente, dove si è presentato l'uomo brandendo il coltello. Lui, come risulta agli investigatori, ha precedenti penali per vari reati e già in altre occasioni ha agito in modo brutale nei confronti della donna. Ieri con il suo comportamento ha anche gettato nel panico e nella paura l'intero condominio. Qualcuno si è chiuso a chiave dentro casa, qualcun altro ha preferito scappare in strada ed allontanarsi.

LA PAURA
«Ho sentito gridare disperatamente - racconta un residente -. Ho pensato si trattasse di una persona che si fosse fatta male. Poi, ho visto quest'uomo che come una bestia prendeva a calci il portone d'ingresso. Una scena da film che è diventata ancora più allucinante quando io ed altri condomini abbiamo visto chiaramente che il tizio impugnava un coltello». «Fammi entrare bastarda», ha iniziato a gridare l'uomo armato nei confronti della moglie barricata dentro casa che ha iniziato a piangere e a chiedere aiuto. Nel giro di pochi minuti è accorso un equipaggio della polizia che ha capito che non c'era tempo da perdere. L'uomo si stava accanendo a calci e pugni contro la porta di casa. Gli agenti sono stati costretti ad agire in modo risoluto e rischiando in prima persona. Sono riusciti a disarmarlo e poi hanno spinto l'uomo a terra mettendogli le manette.

E' stato portato in commissariato e per lui è scattato l'arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia. Il magistrato è stato d'accordo con gli investigatori: sebbene l'uomo non abbia raggiunto i figli minori ma ha comunque creato un'atmosfera così violenta da provocare in loro un profondo trauma. La donna è seguita da un avvocato proprio per i profondi dissidi con il compagno.
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