Delitto Varani, vip e politici nei file del telefono e del computer di Prato

Delitto Varani, vip e politici nei file del telefono e del computer di Prato
di Cristiana Mangani
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Lunedì 11 Aprile 2016, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:59

C’è un capitolo nell’inchiesta sull’omicidio di Luca Varani che rischia di aprirsi e di deflagrare trascinando con sé chissà quante altre persone. È legato ai cellulari e al computer di Marco Prato, il pr di serate vip, finito in carcere con Manuel Foffo, per aver straziato e ucciso il giovanissimo amico. Il pubblico ministero Francesco Scavo ha dato incarico ai suoi consulenti di analizzare tutto il materiale informatico, e nel frattempo sta continuando a interrogare Foffo, perché è da lui che starebbero arrivando elementi importanti per le indagini.


Tanto che ora gli investigatori sono alla ricerca di video e foto con droga e violenze che coinvolgerebbero personaggi dello spettacolo molto conosciuti, diversi politici e imprenditori. Tutto quel parterre d’eccezione che era solito frequentare gli aperitivi mondani di Prato e che avrebbe partecipato a serate “ad alto rischio”, forse anche con minorenni.

ATTI RISERVATI Per tutelare l’indagine è sceso in campo il gip che ha deciso, non soltanto di secretare ogni atto, ma addirittura di criptarle, in modo da rendere possibile l'accesso solo a chi ne ha diritto, lasciando traccia di qualsiasi consultazione. Perché tra le dichiarazioni e gli sfoghi di Manuel ci sarebbero racconti e fatti, forse anche non rilevanti dal punto di vista penale, ma per poterlo dire bisognerà valutarli singolarmente. Di certo, l’analisi dei cellulari potrebbe aprire un fronte di indagini dagli effetti devastanti.

Che Marco Prato avesse l’ossessione dei filmati e dei video e che riprendesse ogni scena della sua vita e di quella degli altri, era già emerso nelle fasi successive all’arresto. A raccontarlo era stato anche Foffo, quando ha spiegato al pm di aver subìto una sorta di ricatto da Prato: l’amico aveva filmato un momento intimo tra loro due e gli ricordava di averlo fatto ogni volta che Manuel provava a liberarsene. E così i due hanno continuato a frequentarsi, a stare insieme, a condividere follie. Ed è per questo che Manuel sa quanto è contenuto nel telefonino del suo complice, perché lui glieli faceva vedere e se ne vantava.

DROGA E VIOLENZE Il sospetto che la vita di Prato potesse nascondere altri episodi inconfessabili era venuto agli inquirenti già durante l’interrogatorio del 10 marzo scorso, in cui Foffo incitava i carabinieri a controllare meglio nell’Iphone dell’amico. «Confermo - ha dichiarato al magistrato - che le finalità dell’incontro tra me e Prato erano solo per consumare sostanza stupefacente. Pensandoci, voglio precisare che io e Marco siamo du personalità diverse. Vorrei che i telefoni in sequestro a me e a Marco vengano controllati. Ho visto delle cose orribili sui suoi telefoni, nelle quali erano ritratti stupri di donne e atteggiamenti pedofili, erano ritratti anche bambini nel compimento di atti sessuali».

E ancora: «Non fa parte di me la cosa di andare in giro in città a cercare gente da stuprare, come emerso dalle dichiarazioni di Marco. Sul mio cellulare ho dei video pornografici, ma sono solo quelli che mi inviano via web. Non vorrei, invece, che il contenuto del telefono di Prato andasse perso». Manuel sa? Conosce i vip e i politici coinvolti nelle dark room a base di droga e violenze organizzate dal complice? È proprio per aprire la strada a queste indagini che il pm ha continuato a interrogare Foffo, lavorando anche sullo “scontro” che si è venuto a creare tra i due.

IL PC INTROVABILE La verità potrebbe venire dall’analisi dei telefonini, ma anche dal quel computer di Marco che è risultato introvabile per giorni e che aveva preso in carico il suo avvocato, conservandolo nello studio anche dopo l’arresto dei due. «Mi è stato consegnato dai familiari - avrebbe giustificato - Mi serviva per fare indagini difensive». Gli esperti informatici sono ora al lavoro per “aprire” quelle macchine, ma negli ambienti della Roma mondana, in queste ore, in parecchi tremano per quello che le immagini potrebbero rivelare.

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