Roma, multe cancellate ai vip e falsi pass disabili: Bernabei e i vigili rischiano il processo

Roma, multe cancellate ai vip e falsi pass disabili: Bernabei e i vigili rischiano il processo
di Michela Allegri
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 08:10

Migliaia di multe cestinate, distrutte, oppure annullate sfruttando pass di persone disabili. Il tutto, per agevolare amici e conoscenti, oppure per evitare di pagare le sanzioni. Lo scandalo dell'Ufficio contravvenzioni di via Ostiense rischia di trascinare sul banco degli imputati 7 persone con l'accusa di falso e truffa. La pm Laura Condemi ha firmato una richiesta di rinvio a giudizio a carico di tre caschi bianchi e quattro imprenditori che avrebbero beneficiato dei loro favori. A rischio processo, ci sono anche i fratelli Silvio e Alessandro Bernabei, gli imprenditori di Trastevere che nel 2011 denunciarono vessazioni e taglieggiamenti da parte di tre vigili. Dalle indagini è emerso che, grazie all'intercessione di Enrico Riccardi, in servizio nell'Ufficio notifiche di via Ostiense, avrebbero risparmiato circa 100mila euro.

LE MULTE
Dal 2007 al 2011, il pizzardone avrebbe abbonato 1.288 multe ai veicoli riconducibili a due società degli imprenditori, la Spirit Service e la Bernabei Liquori, distruggendo le relate di notifica delle contravvenzioni. Alessandro Bernabei non avrebbe pagato 73mila 391 euro, mentre Silvio avrebbe risparmiato 30mila e 413 euro. Con le stesse modalità, Riccardi avrebbe agevolato altri due conoscenti, che avrebbero messo da parte rispettivamente 2.721 e 2.137 euro.

Non è tutto. Dall'inchiesta è emerso anche che Riccardi avrebbe corredato di dichiarazioni false una cinquantina di ricorsi. Per ottenere l'annullamento delle multe, infatti, avrebbe finto che il mezzo sanzionato fosse stato usato per trasportare un disabile, allegando alla pratica da presentare in Prefettura una dichiarazione apparentemente firmata dall'invalido. In realtà, si trattava di un imbroglio. Nel 2013, lo stesso trucchetto sarebbe stato utilizzato dal casco bianco per favorire anche altri due imprenditori. Per l'accusa, l'escamotage dei pass per disabili sarebbe stato poi sfruttato da due colleghi di Riccardi, Lucia Pascazi e Marco Conti, che avrebbero evitato di saldare alcune multe a loro carico.

 
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