Movida violenta a Roma, flop dei controlli tra alcol e aggressioni

Movida violenta a Roma, flop dei controlli tra alcol e aggressioni
di Lorenzo De Cicco e Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Aprile 2014, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 08:55

Trastevere, San Lorenzo, Pigneto: le zone rosse del divertimento notturno, nel weekend, restano zone infuocate. Bastava passeggiare per Trastevere sabato sera, nella notte in cui le autorità di Roma sono scese in campo per cercare di contrastare quella che nei fatti è una reale emergenza. In attesa dell'ordinanza del sindaco e di altri possibili interventi, per quelle strade, che si snodano da piazza Trilussa fino a piazza Santa Maria in Trastevere, i caratteri distintivi della movida notturna restano, tuttavia, gli stessi: vendita illimitata di alcolici, abusivismo, spaccio di sostanze stupefacenti, violenze e aggressioni.

GLI INTERVENTI

A poco sono valsi i controlli della task-force, indetta dall'amministrazione capitolina e dal primo municipio.

Giovani e stranieri, per lo più statunitensi e tedeschi, sabato notte passeggiavano tranquilli per le vie trasteverine con le solite bottiglie di birra e di vino in mano. Acquistarle non è ancora un problema. Il minimarket in piazza San Giovanni della Malva, gestito da bengalesi, ha venduto ininterrottamente per tutta la notte, alcolici e superalcolici a prezzi stracciati. Fuori dal locale un assembramento di giovani, anzi giovanissimi. Molti perfino minorenni. Le autorità sono arrivate, ma la cassa già contava oltre 6mila euro raccolti in poche ore. E lo stesso in via del Moro, in via della Lungharetta, in vicolo del Cinque, in piazza Santa Maria in Trastevere. Nelle strade ancora il solito scenario: pezzi di vetro e bottiglie vuote in terra, sui cofani delle macchine, ai piedi dei portoni. Le stesse pulitrici ad acqua, che l'Ama ha messo in campo, nelle notti scorse, sono servite a poco. Due quelle che sabato non hanno funzionato perché rotte.

In più, ad aumentare la gravità di una situazione che rischia «di far implodere il rione in assenza d'interventi seri - chiosa la presidente del comitato Vivere Trastevere, Dina Nascetti - che contemplino controlli costanti e interventi immediati», l'abusivismo dilagante. In via della Paglia, a piazza Sant'Egidio così come in piazza San Calisto e in piazza di Sant'Apollonia gli abusivi hanno continuano a fare affari. Nascosti, con i cartoni piegati al passaggio degli agenti, pronti a scattare e rimettere tutto in bella mostra quando le autorità giravano l'angolo. Molti di loro, armati di carrelli, hanno venduto illegalmente alcolici ai protagonisti della movida trasteverina.

LE LITI

Cambiano i quartieri. Non i problemi. Al Pigneto, racconta Antonio Scavelli, gestore del pub Malavite, al caos della movida violenta si aggiunge il racket dello spaccio. Anche in questo caso, sabato notte, i controlli sono stati pochi. «Qui è in corso una lotta tra bande per la droga. C'è una faida che va avanti tra i pusher, con risse quotidiane tra gli spacciatori magrebini e i centrafrticani. E nessuno fa niente. Per non parlare dei tossici che si trovano nelle strade». Dalla marijuana alla cocaina. Ogni duecento metri trovi quattro-cinque spacciatori che vendono di tutto. I prezzi: 10 euro per due grammi di fumo, 50 per un «pezzo» di coca.

E qualche sera fa i carabinieri hanno beccato un pusher gambese che nascondeva le dosi in un'aiuola in mezzo alla piazza. La situazione non migliora a San Lorenzo. Il clima tra i residenti è ormai esasperato. «Gli spacciatori sono nella piazzetta - raccontano da un comitato di quartiere, Ausoni dice basta - Poi ci sono gli ubriachi che si attaccano al citofono di notte, aggressioni fisiche contro chi protesta». Cambiando zona, in Centro durante una lite per futili motivi in via delle Muratte (Fontana di Trevi) un ambulante cinese ha accoltellato con un paio di forbici un altro ambulante magrebino mandandolo in ospedale. Sotto gli occhi dei turisti. Anche questa è movida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA