L'udienza di secondo grado è prevista il 20 aprile. Il legale punta a fare dichiarare la condanna «inesistente». Nell'atto d'appello si legge che «la sentenza impugnata è stata emessa nei confronti di persona già deceduta» e la cosa «ha conseguenze non di poco conto». Alla base della richiesta del penalista, «il legittimo diritto di Claudia Budroni, in qualità di sorella di Bernardino, di eliminare il grave pregiudizio morale e sociale rappresentato dalla condanna nei confronti del proprio fratello, nonostante lo stesso fosse in precedenza deceduto. Tutto ciò nel rispetto
della memoria del defunto e dell'intera famiglia, e anche in virtù del fatto che l'impugnata pronuncia certamente rappresenta una censura per l'amministrazione giudiziaria in quanto tale».
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