Sul posto sono accorsi un equipaggio di una volante e del reparto Prevenzione Crimine. Gli agenti hanno trovato la donna impaurita. Non riusciva a parlare e non smetteva di tremare. I poliziotti l'hanno tranquillizzata fino a quando è riuscita a parlare. Era terrorizzata per le minacce di morte del fidanzato, vicino di casa e detentore di una pistola. Quest'ultimo particolare è stato significativo per gli investigatori che hanno controllato: l'uomo non era in possesso di porto d'armi e quindi, se il racconto della ragazza corrispondeva a verità, lui girava con un'arma clandestina. L'ennesima telefonata di minaccia da parte di lui è arrivata mentre gli agenti erano con la donna: lei ha messo in viva voce e non c'è stato alcun dubbio sulle parole del giovane.
«Se non mi dai quei soldi - le ha detto al cellulare - vengo lì e ti butto giù dal balcone insieme a tuo padre. Oppure ti aspetto per strada e ti sparo». Gli agenti sono andati a casa del ragazzo e l'hanno trovato in procinto di uscire. Una perquisizione ha dato esito positivo. È stata trovata una pistola: una replica ma identica a una vera. La giovane ha creduto, non essendo esperta di armi, che l'ex avesse veramente una pistola. Il ventisettenne è stato portato al commissariato dove è stato interrogato e poi accusato di tentata estorsione e minacce aggravate. La pistola è stata sequestrata. Il fermato non ha un lavoro e dai primi accertamenti non si è fatto mancare nulla proprio grazie ai soldi della fidanzata. Il magistrato potrebbe decidere di richiedere un mandato di arresto per il ricattatore.
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