«È stato disposto il rafforzamento del dispositivo di tutela a favore del Sindaco di Roma, Ignazio Marino». Lo ha reso noto la Prefettura.
La decisione arriva dopo le minacce al sindaco. Ovvero la lettera intercettata al centro di smistamento postale all'aeroporto di Fiumicino, mercoledì sera, e contenente un proiettile inesploso calibro 9x21 oltre a poche eloquenti parole: "Caro sindaco, lascia in pace l'anti-abusivismo, che la gente ha fame. Pensa ai corrotti che hai intorno". Firmato "Antonio Cavallo". Sul caso indaga la Procura di Civitavecchia. Una scorta era stata assegnata nei giorni scorsi anche a Matteo Orfini, commissario del Pd a Roma.
La decisione della prefettura è arrivata in mattinata durante la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblico in cui, fra l'altro, si è parlato anche di un rafforzamento delle misure di prevenzione all'interno dello Stadio Olimpico.
Già subito dopo il primo scandalo di Mafia Capitale, l'allora prefetto Giuseppe Pecoraro invitò il sindaco a utilizzare una scorta più adeguata e ad abbandonare la bicicletta per girare per Roma.
"Datemi il tempo di leggere ciò che ha disposto il Comitato - ha commentato a caldo Marino - ancora non ho notizia ufficiali".
In serata il tweet: «Dopo le minacce alla mia famiglia e a me vado avanti, con la scorta, ma senza paura».