Roma, aggredito e picchiato un anno fa: i ladri tornano a casa dell'anziano

La casa di Gerano messa a soqquadro dai ladri
di Rosalba Emiliozzi
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 08:01
Stessa abitazione e, forse, stessa banda. Presa di mira dai ladri, ancora una volta, la palazzina a due piani nel piccolo comune di Gerano nella Valle dell'Aniene, dove un anno fa venne aggredito e picchiato un anziano di 80 anni che cercò, con le forze che si possono avere a quell’età, di resistere e affrontare i banditi, ma venne spinto e gettato a terra col risultato che si fratturò due costole e da allora vive nel terrore che possano tornare.

E sono tornati, lunedì pomeriggio. Questa volta il bersaglio è stata la casa del figlio 50enne, che vive al primo piano ed era appena uscito per andare a lavorare a Roma. I ladri si sono arrampicati sulle tubature esterne e sono saliti al primo piano, con un piede di porco hanno aperto la finestra e sono entrati in casa, per un disguido l’allarme non era acceso ed hanno avuto campo libero. Hanno rovistato e messo a soqquadro le stanze e alla fine hanno trovato ciò che cercavano: orologi, tra cui uno antico di grande valore affettivo, collane e bracciali d’oro. Preso il bottino se ne sono andati socchiudendo la porta principale e proprio quando uscivano al piano di sopra, dove vive il padre ed era anche la sorella, hanno sentito dei rumori. Immediato l’allarme e la constatazione del furto. «Ci sentiamo abbandonati, il nostro comune e la Valle dell’Aniene sono diventati territori di scorrerei di ladri e rapinatori - dice il proprietario - per la seconda volta in un anno abbiamo dovuto subire la visita dei ladri, siamo provati. Ho fatto denuncia ma cosa può fare una piccola caserma dei carabinieri a fronte di un vasto territorio come questo?»

Anche nel novembre dello scorso anno la dinamica fu la stessa. L’80enne, in pieno pomeriggio, sentì rumori sospetti provenire dal piano di sotto, dove abita la figlia che non era in casa. Impugnò un coltello da cucina e scese: «Aprite, è casa mia» gridò. Dall’altra erano in tre, uno armato di coltello, e quando videro l’anziano lo spintonarono fino a farlo cadere, poi come se nulla fosse continuarono a frugare, presero il bottino e se ne andarono lasciando l’anziano ferito a terra.
I residenti chiedono più controlli e soprattutto che queste bande non possano più agire indisturbate. Perché il senso di insicurezza non fa che crescere a Gerano e nei centri vicini di Ciciliano, Cerreto, Pisoniano, Sambuci.
 
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