Roma, ladri con passamontagna rapinano ristoranti e bar: paura al Portuense

Roma, ladri con passamontagna rapinano ristoranti e bar: paura al Portuense
di Paolo Chiriatti
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Sabato 17 Febbraio 2018, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 09:30

Via Crispigni, quartiere Portuense. Due rapinatori con i passamontagna calati sul viso fanno irruzione nel ristorante Sapori di casa. Sono da poco passate le 22 di sabato 10 febbraio e il locale è affollato, uno dei due banditi avanza verso il titolare, il signor Marcello, e gli spiana davanti una pistola, l'altro resta sulla soglia. Dopo aver scarrellato l'arma ordina al ristoratore di dargli l'incasso della serata: poche centinaia di euro. Nel quartiere ormai la gente preferisce pagare con le carte di credito. Il bottino non basta, i due si avventano sui clienti e prima di scappare razziano una mezza dozzina di portafogli. «Quello che mi ha puntato la pistola in faccia era un armadio. La sua presenza era più efficace di qualsiasi arma», spiega Marcello, un uomo dall'aria mite, che aggiunge: «Gli detto di non fare pazzie. Quello urlava, bestemmiava.

«Basta chiedere a quelli della paninoteca, hanno colpito anche lì». Poche ore prima due banditi hanno razziato casse e clienti al Saloon del panino, in via Portuense 519: stessa descrizione fisica, stesso marcato accento romanesco, e stesse modalità. Qui una ragazza di 15 anni ha avuto un malore per lo spavento. E anche qui il negoziante rimanda a un altro colpo subito a poche decine di metri, una farmacia lungo la stessa strada: «Sono entrati martedì alle 16:30, accento romano, passamontagna e pistola alla mano», spiega la titolare. E la lista non finisce, pochi passi e il proprietario della pasticceria Svizzera, a largo La loggia ricorda l'irruzione di tre settimane prima, poi rimanda al colpo subito da un tabaccaio in via dell'Imbrecciato, alla rapina in una pizzeria in zona villa Bonelli.

LE INDAGINI
E ancora, risalendo indietro nel tempo ci sono marito e moglie che il 23 dicembre scorso stati rinchiusi nel cucinino del loro bar in via Ercole Bombelli da due rapinatori, uno alto e massiccio, l'altro più basso, che hanno avuto modo di ripulire le casse con tutta calma: «Nel locale c'erano anche dei clienti, due signore con una bambina di due anni», ricorda Cristina. A 20 metri c'è una pasticceria: anche qui la proprietaria, la signora Giovanna, ha ricevuto le attenzioni della coppia: «Uno dei due mi ha detto che se non gli davo i soldi mi sparava in faccia. Tutto questo per 70 euro». Lei la denuncia non l'ha neanche fatta. Eppure tra polizia e carabinieri il controllo del territorio e gli arresti non mancano. È di ieri la notizia di un 28enne romano ammanettato dagli agenti del commissariato San Paolo subito dopo aver colpito un Todi's in zona Portuense. «Dall'inizio dell'anno i colpi a commercianti e farmacisti nel raggio di pochi isolati sono oltre 15, i rapinatori agiscono e vivono in zona. Purtroppo il fenomeno va a ondate, parliamo di banditi che una volta usciti dal carcere si rimettono all'opera. Ma non è gente che va lontano» ragiona un investigatore della polizia. «Coi carabinieri c'è la massima collaborazione, l'importante è il risultato». E nel caso di questi ultimi colpi le indagini sembrano già indirizzate nel verso giusto.

 
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