Dopo aver colto il vandalo sudamericano con le mani nel sacco, sono stati chiamati i carabinieri (intervenuti in pochi minuti con agenti del Nucleo Radiomobile III sezione Motociclisti): il ragazzo è stato prima identificato negli uffici della Soprintendenza e, dopo aver ammesso «di aver inciso una M», è stato condotto in caserma, quindi segnalato alla Procura presso il Tribunale dei Minori per le procedure del caso.
«Ancora una volta il personale di vigilanza del Colosseo è intervenuto tempestivamente, riducendo anche l'entità del danno - ha commentato il Soprintendente Mariarosaria Barbera -. Dall'inizio dell'anno è il terzo episodio di danneggiamento intenzionale da parte di turisti. È l'ennesimo segnale della necessità di incrementare il personale di vigilanza, a partire dai siti di grandi dimensioni e con imponenti flussi turistici da tenere sotto osservazione».
Le fa eco il direttore del Colosseo, Rossella Rea, passata alla storia come guida del presidente Obama: «I turisti corretti sono migliaia, ma con un addetto alla vigilanza ogni 2.500 visitatori è possibile che qualcosa sfugga al nostro controllo».
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