Roma, i venditori abusivi oscurano il restauro della Fontana di Trevi

Roma, i venditori abusivi oscurano il restauro della Fontana di Trevi
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 9 Luglio 2014, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 12:51

Altro che restauro panoramico, come era stato annunciato. Per vedere la Fontana del Bernini turisti e romani devono fare a gomitate per fare breccia tra la torma di bancarelle e ambulanti abusivi che assedia il monumento.


Una muraglia di venditori, cianfrusaglie, souvenir, cappellini, cartoline, borse e occhiali contraffatti che riesce a “impallare” il capolavoro barocco di Nicola Salvi, coprendo tutti i vetri trasparenti installati per il restauro. I turisti si lamentano: «Non riusciamo a fare le foto». E la federazione delle agenzie turistiche attacca: «Il Comune dica stop all’assalto ai visitatori. Servono subito maggiori controlli per evitare che un gioello storico e artistico di Roma venga oscurato da banchetti e vu cumprà».

I PANNELLI

I lavori di restauro sono iniziati poco più di un mese fa. Dal 5 giugno sono stati installati i ponteggi e l’acqua ha smesso di zampillare dalle magnifiche statue di marmo per permettere ai restauratori di ripulire e risistemare il monumento. Tutto attorno alla vasca sono stati montati pannelli di vetro, «per evitare - spiegò all’epoca il Campidoglio - che i lavori diventino un disagio per i turisti e per dare loro l'opportunità di interessarsi al monumento e vederlo anche durante il cantiere». Ma a coprire i pannelli ci hanno pensato la selva di bancarelle e abusivi che già prima assediava la Fontana e che ora però, con tutte le scalinate precluse al pubblico, di fatto nasconde la visuale alle migliaia di turisti che provano a fotografare uno dei luoghi simbolo di Roma. I venditori illegali ieri hanno coperto perfino il logo della maison Fendi, che ha finanziato i lavori con un contributo di 2 milioni e 180 mila euro. Ai turisti di fatto rimane solo la piccola passerella che attraversa la fontana. Ma riuscire “visione d’insieme” è impossibile.

A fare la loro parte nel coprire la visuale non sono solo gli ambulanti irregolari, ma anche le bancarelle che grazie a licenze vecchie di decenni si sono guadagnate un posto in prima fila. E che oggi si trovano proprio a ridosso dei pannelli trasparenti. Bancarelle che si «allargano» proprio sfruttando le lastre di vetro, dove appoggiano le tavole con la merce.

LANCIO “ALLA CIECA”

Anche il tradizionale lancio della monetina nella fontana - oggi prosciugata - in questo modo diventa per molti turisti un tentativo al “buio”. Davanti ai pannelli c’è chi si azzarda a gettare gli spiccioli alla cieca, superando l’ostacolo delle bancarelle, e chi invece aspetta il secondo in cui la selva dei venditori allenta la presa, regalando uno spicchio di visuale sulla fontana.

FOTO RICORDO

«Queste bancarelle sono posizionate in posti strategici per fare foto», dice Andrea Costanzo, presidente della Fiavet, la federazione delle imprese turistiche di Roma. «Così capita che migliaia di turisti quando tornano a casa si ritrovano l'album dei ricordi con i monumenti oscurati dalle cianfrusaglie e dagli abusivi». Secondo l'organizzazione delle agenzie di viaggio, «negli ultimi anni i venditori illegali sono aumentati esponenzialmente, ogni giorno riceviamo centinaia di lamentele di visitatori infastiditi da questo assalto al turista che viene perpetrato proprio accanto ai monumenti. Vanno potenziati i controlli da subito per mettere fine a questa vergogna».

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