Roma, genitore minaccia la prof della figlia: «Voti ingiusti, da oggi andrà bene»

Roma, genitore minaccia la prof della figlia: «Voti ingiusti, da oggi andrà bene»
di Cristiana Mangani
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Lunedì 4 Luglio 2016, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 13:20
Un'alunna che colleziona una sfilza di insufficienze e suo padre che, in preda alla rabbia, minaccia velatamente l'insegnante della figlia. «Io ho a che fare tutti i giorni con delinquenti e posso diventare una zanzara nella vita pubblica e in quella privata - ha detto l'uomo alla docente nei corridoi della scuola - se non schiaccio la zanzara che sono, la pungerò tantissimo. Mia figlia, da oggi in poi, andrà bene in inglese, non me la faccia stranire oltre».
 
La professoressa, una giovane supplente in un istituto tecnico a Tor Sapienza, ha sporto denuncia, raccontando agli agenti del commissariato Villa Glori di aver anche deciso di lasciare l'incarico perché vessata dagli allievi e praticamente abbandonata dal preside. La versione degli studenti e del dirigente scolastico è differente: nei confronti dell'insegnante è stato avviato un procedimento disciplinare e gli allievi, riuniti in assemblea, hanno messo a verbale di essere stati trattati con troppa severità. E' il 13 maggio quando la docente, assistita dall'avvocato Renato Archidiacono, sporge denuncia. «Da quando sono arrivata a scuola, ho iniziato ad avere problemi con alunni del 5° anno. Il preside, invece di prendere provvedimenti, mi ha umiliata davanti agli allievi indisciplinati, intimandomi di stare zitta altrimenti mi avrebbe sbattuta fuori». Interpellati dal dirigente, gli studenti hanno dichiarato che l'insegnante era troppo cattiva: «Comanda solo lei, ci ha invitati ad andare a lavorare invece di seguire le lezioni» hanno detto. Tutto falso, sostiene la supplente.

L'INTIMIDAZIONE
Il 12 maggio, la prof viene convocata dal preside. Nell'ufficio ci sono anche i genitori dell'alunna che ha recentemente collezionato molti brutti voti. «La ragazza non va molto bene in inglese e si è sempre rifiutata di farsi interrogare», dice la supplente. Ma i genitori la accusano di non essere una buona insegnante, «poiché la figlia con la docente che c'era prima aveva ottimi voti», si legge nella denuncia. La giovane sostiene di essere stata insultata e umiliata di fronte al dirigente scolastico. I genitori chiedono che la ragazzina venga interrogata in presenza loro e del preside, per verificare se effettivamente sia impreparata. «Io ho rifiutato perché ne andava della mia dignità», specifica la docente. Il clima si surriscalda, l'insegnante se ne va. In corridoio, viene seguita dal padre della ragazzina che, velatamente, la minaccia: «Mi ha trattenuto la mano e mi ha detto che non potevo andare in classe perché aveva qualcosa da dirmi prima che riuscissi ad allontanarmi mi ha detto che aveva a che fare tutti i giorni con dei delinquenti e che, da quel momento, sua figlia sarebbe andata bene in inglese».

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