Ressa e panico sul tram 19 all'ora di punta: i passeggeri alla fermata di viale Regina Margherita all'altezza della Nomentana fanno fatica a salire. Spingono come forsennati. Chi è già dentro cerca di respingere l'assalto. Ci sono scaramucce, all'interno un giovane italiano sui 25 anni se la prende con un'impiegata 50enne di Ostia. «Togli quella borsa da dietro la schiena che mi dà fastidio», le intima. La signora è pigiata come una sardina tra la folla, gli dice di avere pazienza, che non ci riesce. Ma all'improvviso gli animi si esasperano e il ragazzo aggredisce la donna con una testata. L'impiegata perde i sensi, sviene. L'aggressore scappa via, riesce a dileguarsi dal tram che ha ancora le porte aperte. La donna viene soccorsa da un'ambulanza, la linea si blocca. Arriva la polizia. I pendolari lì per lì non capiscono e si infuriano. La signora verrà medicata in pronto soccorso e dimessa nel pomeriggio in stato di choc con un trauma cranico e al naso.

Il giorno di ordinaria follia sui mezzi pubblici capitolini insufficienti a garantire viaggi dignitosi a romani e turisti è andato in scena mercoledì alle 8,50. Il compagno della donna ringrazia la conducente del tram e un signore («l'unico») che si sono prodigati per aiutarla. «Ecco come è diventata Roma oggi, se ne fregano tutti e sui mezzi pubblici puoi pure creparci». «Il problema - spiegano i pendolari della Roma-Lido, tra cui si è subito diffusa la notizia - è che si viaggia sul filo dei nervi, spesso in attesa di treni e bus che non arrivano mai o saltano le corse. Basta un nulla, una scintilla e può accadere di tutto». Intanto è caccia al fuggitivo.
A.Mar.
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